Ieri è stato approvato un provvedimento dal Consiglio dei Ministri che vieta l’intervento chirurgico per l’impianto di protesi al seno ai minori. Il disegno di legge, progettato e voluto dal ministro della salute Ferruccio Fazio, segna un momento molto importante: se finora potevano sottoporsi a interventi estetici per l’ingrandimento del seno anche le ragazzine minorenni che, per moda, estetica, disagio, hanno fatto sì che la misura del reggipetto crescesse, a partire da ieri questo non è più possibile. Per andare sotto ai ferri per un motivo simile, bisogna aspettare la maggiore età.
Il disegno di legge è stato approvato “per consentire una più ampia informazione sugli effetti indesiderati nonche’ sulle tipologie e sui materiali usati”. Con l’approvazione di questo ddl, tra le altre cose, viene imposta l’ istituzione di registri nazionali e regionali degli impianti proteistici nel seno, con l’obiettivo di dare informazione sugli effetti indesiderati e sulle tipologie e sui materiali usati. A tal proposito, Fazio commenta: “Sicuramente i dati che saranno disponibili grazie ai Registri ci daranno informazioni utili per predisporre Linee guida sull’utilizzo delle tecniche diagnostiche più efficaci e sicure per le donne che hanno effettuato questo tipo di intervento”.
Il comunicato stampa di Palazzo Chigi riporta il motivo principale per cui è stato approvato il disegno di legge sul divieto delle protesi al seno ai minori: l’obiettivo è “fornire un ulteriore strumento a tutela della salute delle persone che fanno ricorso a questo tipo di intervento chirurgico, che recenti statistiche indicano solo in minima parte legato a patologie mediche”. Sul disegno di legge è stato anche sentito il Garante per la privacy.
Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha aggiunto che si tratta di un “provvedimento che dà finalmente regole che garantiscono più sicurezza in questo tipo di interventi che, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un vero e proprio ‘boom’. Con il Ddl abbiamo voluto tutelare in particolare le minorenni che si avvicinano troppo presto alla chirurgia estetica, in un’età in cui il fisico non ha ancora completato lo sviluppo”.
Angela Liuzzi