Intesa per la realizzazione del sito web dell’Expo 2015, stanziati 144 mila euro

Lo scorso giovedì è stato siglato un accordo tra le personalità più influenti dell’economia lombarda per la realizzazione del sito web dell’Expo 2015, manifestazione in programma dal 1 maggio al 31 ottobre 2015. Il medesimo accordo, che prevede lo stanziamento di una cifra pari a 144 mila euro, interessa Confindustria, Camera di Commercio, Confcommercio, Assolombarda, Union Confcommercio Milano e la società Expo 2015. Il tutto si articolerà nei prossimi 9-12 mesi, in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano e non senza l’azione del centro Cefriel, impegnato nella realizzazione dell’importante progetto.

“Questa nuova agorà virtuale – afferma Diana Bracco, che presiede il Progetto Speciale Expo 2015 – permetterà al visitatore, attraverso l’ict, di muoversi, trasferirsi, utilizzare servizi che costituiscono una proposta integrata, non parcellizzata, per innalzare la qualità dell’offerta e soddisfare i bisogni dell’utente”. Secondo la Bracco, si è di fronte ad “una vera e propria ‘porta d’ingresso dell’Italia’, che permetterà di fruire con pochi click delle diverse applicazioni come quelle di ferrovie, aeroporti, accoglienza turistica, musei, tour virtuali dei padiglioni. Il visitatore, già nel percorso di avvicinamento all’esposizione, avrà l’opportunità di integrare la futura esperienza con la navigazione online”.

La struttura informatica in questione raccoglierà una quantità cospicua, quanto necessaria, di materiale ed informazioni legate all’evento. Saranno, infatti, innumerevoli gli utenti di vari Paesi che vorranno documentarsi attraverso tale portale. I visitatori potranno raccogliere informazioni relative ai mezzi di trasporto, all’accoglienza e all’alloggio, ma anche news e approfondimenti riguardanti la mostra.

Si tratta di un progetto di grande importanza, indispensabile per un evento di questa portata. “Un risultato – aggiunge la Bracco – che arriva dopo due anni di lavoro paziente e tenace. Lo sforzo è stato quello di creare un rete tra aziende, associazioni e Camere di Commercio, tanto che oggi tutto il sistema produttivo prende parte a questo progetto comune”.

Mauro Sedda