Oggi, sul “Fatto Quotidiano”, è uscita un’intervista davvero interessante e divertente ad Aldo Busi. Sono state dichiarazioni davvero esplosive quelle dello scrittore che, come al solito, se l’è presa con tutti: destra, sinistra, passando per il Vaticano. L’unico politico che l’ex naufrago dell’Isola dei Famosi è Gianfranco Fini: un bel paradosso per uno che sbandiera la propria appartenenza a sinistra. Ma da Busi, si sa, c’è da aspettarsi qualunque cosa.
Lo scrittore ha parlato dunque della situazione politica del nostro paese, soffermandosi, in particolare, sul rapporto che intercorre tra potere e sesso. Le bastonate peggiori sono per il Partito Democratico e i suoi dirigenti.
“Io ho un problema: i leader della sinistra – dice Aldo Busi, intervistato da Luca Telese – non riesco a immaginarmeli mentre fanno sesso. Prodi, Veltroni, Franceschini, sembrano sempre asessuati, flosci, più vecchi della loro età, non seduttivi. Mi perdoni la brutalità, ma lei riesce a immaginarsi Veltroni che monta una donna? Io no. Fanno figli, certo, solo per adattarsi alla domanda di presentabilità sociale che chiede ad un politico di esibire uno straccio di famiglia”.
Non va molto meglio al governatore della Puglia: “Sono rimasto deluso da una dichiarazione di Nichi Vendola: quella secondo cui sarebbe un omosessuale morigerato. È come una sorta di excusatio non petita. Cosa vuol dire? Che gli altri omosessuali sono non-morigerati? O che lui ha un partner fisso e gli altri no? Forse è condizionato dal suo dichiararsi continuamente cattolico. Salvo il rapporto con i minori e il ricorso alle prostitute, la sessualità è un fatto squisitamente personale”.
Busi non risparmia nemmeno Berlusconi, anzi. Le frustate peggiori sono proprio per il premier! “Un uomo di 73 anni ancora schiavo dell’illusione del virilismo! Siamo nel ridicolo e nel grottesco. Mi fa pena, mi fa tristezza. Vede, io sono un uomo ancora bello, ma anziano… È una cosa che intenerisce e deprime – dice ancora Aldo Busi – che un vecchio ceda alla tentazione senile dell’efebo e della giovinetta”. Più avanti, sollecitato da Telese, lo scrittore definisce il Premier impotente: “Ma lo sono anch’io”.
L’intervista integrale sul sito de “Il Fatto Quotidiano”.
G. M.