Cuba assieme ad Iran, Sudan e Siria sono le Nazioni che il Dipartimento di Stato degli Usa definisce “stati sponsor” del terrorismo. Il Venezuela invece figura nella lista dei Paesi che “ non collaborano” nella lotta contro la eversione per esempio diminuendo la permeabilità della frontiera. Un chiaro riferimento alle ultime accuse della Colombia che ha indicato la Repubblica bolivariana come un territorio dove vengono ospitati i guerriglieri delle Farc e dell’Eln.
Per quanto concerne il governo dell’Havana,secondo l’importante documento, non esistono nel 2009 prove che abbia sovvenzionando gruppi terroristi in forma diretta, tuttavia il Dipartimento di Stato americano ritiene che sia comunque un territorio “amico” dove molti guerriglieri delle Farc, dell’Eln e gli europei dell’Eta hanno trovato completa ospitalità.
E’ andata meglio a Messico, Argentina e Colombia i cui sforzi in questa direzione sono stati approvati dagli Stati Uniti.
Plauso per la Colombia che secondo gli Usa ha fatto dei grandi passi in avanti nella lotta al narcoterrorismo soprattutto nel 2008 ed un po’ meno lo scorso anno.
Anche il Messico ha ottenuto il riconoscimento nordamericano. Il Presidente Felipe Calderon dal 2006, data del suo insediamento, ha intrapreso una guerra senza confini alle bande di narcotrafficanti che stanno funestando il territorio. Sono oltre 28mila le persone uccise sino ad oggi nel difficile compito affidato alle forze dell’ordine e all’esercito di contrastare i cartelli della droga. La povertà e l’assenza dello Stato in molte aree del Paese avevano lasciato un’amplio spazio d’azione alle numerose bande criminali.
La preoccupazione principale degli Stati Uniti resta comunque Al-Qaeda la cui influenza è in crescita soprattutto in Pakistan e in alcuni Stati africani.
Michele Dambra