Vendola: “Si a esecutivo tecnico, ma a due condizioni”

Roma (13 agosto 2010) – “Se le Camere riusciranno a trovare una maggioranza per varare la riforma elettorale e magari una normativa decente sul conflitto di interesse, non potrei che brindare a questa prospettiva”. E’ quanto afferma, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il governatore della Regione Puglia e leader di Sinistra, Ecologia e Libertà Nichi Vendola, autocandidatosi a guidare per il centrosinistra la corsa alle prossime elezioni politiche, in risposta a una domanda sull’ipotesi di un governo di transizione o di elezioni anticipate.

In merito alle polemiche sorte intorno al presidente della Camera Gianfranco Fini, Vendola non nasconde il proprio apprezzamento al leader di Fli che “oggi è un grande protagonista della vita politica italiana. Sarebbe la guida perfetta di una destra che in Italia ancora non c’è: realmente liberaldemocratica, europea, alla de Gaulle, alla Chirac… E sarebbe anche l’antagonista ideale della sinistra”. E sull’ipotesi di un esecutivo tecnico guidato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, Vendola afferma di guardare “con brivido e raccapriccio l’idea di un governo tecnico con il volto e il sigillo ideologico di Tremonti, il ministro della manovra da macelleria sociale”.

Secondo il leader di Sinistra, Ecologia e Libertà, nel caso di elezioni immediate, ci sarebbe bisogno a sinistra di una coalizione “più ampia possibile. Ma non si può riprodurre – sottolinea l’ex di Rifondazione Comunista – quella specie di dilatazione del cartello di forze politiche e cespugli che già una volta non fu in grado di dare risposte alla domanda di cambiamento; perchè c’era ambiguità sul programma. Per essere credibile e vincente un’alternativa di governo deve avere in sè la fuoriuscita dalla cultura politica berlusconiana, da quell’idea di società, dalle pulsioni repressive e di oltranzismo padronale; e non può rinunciare a esibire il primato dei diritti di libertà, sociali e umani. Insomma alleanze larghe sulle ragioni della sinistra”. Questo l’ideale di Vendola.

Raffaele Emiliano