Non c’è assolutamente da stare allegri. Secondo una dettagliata analisi dell’ong Global Footprint Network, il budget annuo di risorse disponibili sul nostro Pianeta si esaurirà il prossimo 21 agosto. Questo significa che fino alla fine del 2010, gli essere umani presenti sulla Terra consumeranno beni senza che questi siano effettivamente a disposizione.La principale causa di questa drammatica situazione è ovvimente il costante aumento della popolazione mondiale. Ecologosti e demografi lavorano da tempo per individuare una possibile soluzione a questo spinoso problema.
Il concetto è molto semplice. Immaginiamo di essere in una pizzeria. La sala è talmente affollata che a metà serata la pasta del pane è terminata. I gestori del ristorante hanno due alternative: chiudere il locale lasciando i commensali senza cena; oppure dar fondo alle scorte costudite in magazzino, utilizzando così la pasta che dovrebbe essere consumata il giorno successivo. Questa stessa situazione prenderà corpo sul Pianeta Terra a partire dal prossimo 21 agosto, giorno in cui scoccherà l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno in cui tutte le risorse annue saranno esaurite. Lo scorso anno, ciò si era verificato il 25 settembre.
L’anticipo di questa fatidica data non è sicuramente una notizia positiva. Dopo soli nove mesi, l’umanità ha già esaurito tutte le risorse che la terra è in grado di generare nell’intero anno. Questo significa che fino al 31 dicembre vivremo a debito, sfruttando quelle risorse destinate ad essere consumate negli anni a venire. Per invertire la tendenza occorrerebbe un calo della popolazione mondiale. Ed è questa un’ipotesi che i demografi e gli ecologisti cominciano seriamente a prendere in considerazione. “La gente pensa che sarebbe una cosa terribile, ma di fatto si tradurrebbe in un vantaggio economico; però si tratta di una scelta e non si vede ancora che venga fatta”, ha dichiarato il presidente dell’ong, Mathis Wackernagel.
Di Marcello Accanto