Mentre si fa sempre più acceso lo scontro che vede contrapporsi il “Popolo delle Libertà” di Berlusconi e “Futuro e Libertà” di Fini, il senatur Umberto Bossi si è concesso ai microfoni dei cronisti, a Calalzo (Belluno), per ribadire che la Lega Nord auspica al più presto nuove elezioni anticipate.
“Per uscire dai pasticci, per avere stabilità nel Paese – ha spiegato – occorre avere forze politiche che hanno anche una grande forza in Parlamento: chi ha pochi voti o non può più stare lì a comandare e dirigere il Parlamento deve farsi da parte perchè così vuole il popolo. Queste sono le regole”.
Per questo, secondo il leader del Carroccio, il Governo non può rimanere ostaggio della pattuglia dei finiani, il cui peso politico sarebbe minimizzato da una nuova tornata elettorale.
“Magari si tornasse alle urne. – ha continuato Bossi – Hanno paura Fini, che ha fatto pasticci, e la sinistra: una cosa è certa, hanno una paura boia del voto e quindi fanno di tutto per mettersi di traverso sulla linea del voto.
Sono due quelli che hanno i voti: Lega e Berlusconi; gli altri non li hanno e quindi sperano, mettendo in piedi dei pasticci, di riuscire a cambiare la realtà delle cose. Ma questa realtà è dura da cambiare, non si cambia“.
Secondo il senatur, alla riapertura delle Camere il prossimo 8 settembre, sarà quasi inevitabile la proclamazione della crisi di Governo che, però, non sfocerà nella nascita di alcun “governo di transizione”.
“Napolitano non troverà una maggioranza alternativa. – ha spiegato, riconoscendo quantomento il ruolo costituzionale del Presidente della Repubblica, avente il diritto/dovere di cercare altre soluzioni allo scioglimento immediato delle Camere, a differenza di quanto sostenuto dal PdL – [Napolitano, ndr] chiamerà me e Berlusconi e dirà: ho trovato questa soluzione e io gli dirò di no, non c’è nessuno così pirla da fare un governo senza i voti. Se Berlusconi non fa un accordo con Fini, i finiani scompaiono”.