Telefoni cellulari, l’accessorio maggiormente posseduto ed utilizzato dagli italiani. L’estate, stagione pazza e movimentata per antonomasia. I due elementi se coniugati sembrano avere effetti “distruttivi”. A dircelo è un’indagine di CPP Italia, società che si occupa di polizze per la tutela dei telefonini contro i rischi di furto, uso fraudolento e danni accidentali, secondo cui i tre mesi estivi rappresentano il periodo più pericoloso per i nostri apparecchi portatili.
Caldo, sabbia ed acqua. Questi i tre agenti che incidono di più su guasti e rotture di varia natura. Per non parlare di Smartphone, Blackberry e cellulari touch screen, la cui tecnologia estremamente delicata ha decretato un ulteriore aumento del problema. E i risultati sono più che visibili. Al rientro dalle vacanze la percentuale delle riparazioni e richieste di assistenza sale in modo vertiginoso fino al 75%, suddivisa in 30% tra giugno ed agosto e 45% tra settembre ed ottobre. Secondo la ricerca, tra i guasti al primo posto troviamo tutte le problematiche connesse al software, con una percentuale del 33% e subito dopo la rottura o cattiva visualizzazione del display. Seguono poi con un certo distacco difetti della tastiera, del microfono o auricolare e dell’hardware. Molto rari ma comunque possibili i danni provocati dall’ossidamento dei liquidi o da malfunzionamenti della batteria.
Ma i guai per gli italiani non finiscono qui. Alla momentanea indisponibilità di uno degli oggetti ritenuti indispensabili nella quotidianità si aggiunge anche l’amara consapevolezza delle difficoltà legate alla riparazione. In questo periodo in centri assistenza infatti sono molto spesso chiusi per le ferie di stagione e, anche nell’eventualità di trovarne qualcuno operativo, l’enorme mole di interventi da effettuare costringe il cliente a preventivare tempi di attesa che possono variare da un minimo di 7 giorni fino ad un massimo di 35.
Le soluzioni consigliate dagli esperti del settore per evitare situazioni di questo tipo vanno dalle semplici custodie a sistemi di protezione più complessi e costosi, ovviamente ricordando sempre di non abbandonare il telefono sotto il sole. Noi aggiungeremmo anche che, dato che siete in vacanza, per una volta potreste anche lasciare a casa le dotazioni tecnologiche. Telefono salvo e grande relax.
Katiuscia Provenzani