Un durissimo articolo su Francesco Cossiga è apparso ieri sulla pagina italiana di Indymedia, il portale di informazione indipendente.
Su Indymedia si esulta per la morte dell’ex Presidente della Repubblica. Di Francesco Cossiga viene tracciata una biografia che è lontanissima da quella esposta da politici di ogni schieramento, clero, tv e giornali. E già infiammano le polemiche per l’articolo.
“Se ne è finalmente andato all’età di 82 anni – leggiamo nel pezzo intitolato “Kossiga, il clown assassino”. – Assieme al corpo la morte di Cossiga seppellirà un torbido impostore, uno spietato e bieco massone, un eversore golpista corrotto nell’animo camuffato da cattolico, che ha coronato la sua arricchita vita da politico grazie a 50 anni di silenzi e omertà sulle più sanguinose stragi di Stato, culminate col suo ruolo di presidente del Consiglio durante i giorni del sequestro Moro, nel 1978″.
Cossiga viene accusato di avere servito non la patria, ma la mafia e la P2 e di avere picconato solo la gente onesta, come alcuni magistrati.
Per Indymedia, l’attuale situazione politica e sociale nel nostro Paese è frutto delle manovre di Cossiga: “E’ grazie a quelle nomine eversive di Francesco Cossiga se la Loggia P2 ha impiantato le radici in Italia e spianato la strada alla cricca di Berlusconi. Per questo Francesco Cossiga fu premiato con un settennato da presidente della Repubblica delle banane. Stimato dai piduisti Berlusconi e Cicchitto, riverito da terroristi e brigatisti per il suo impegno portato avanti fino al 2008 nel cercare di liberarli tutti con un’amnistia, assieme a spie ed eversori dell’ordine democratico commessi contro lo Stato italiano, si è recentemente speso “cercando di sistemare un parente in Rai”, ossia nominare direttruce del Tg3 sua nipote Bianca Berlinguer e tentato di convincere il direttore di Rai2 Mauro Masi ad affiancare un antagonista a Marco Travaglio in Annozero per “normalizzare” il programma. Fervente sostenitore dell’esame psicoattitudinale per i magistrati, Francesco Cossiga – scrive ancora Indymedia – è morto con la pensione di Tenente colonnello a libro paga degli italioti senza aver mai svolto un giorno di servizio militare, grazie a una legge fascista di Mussolini”.
“Con Cossiga – leggiamo ancora – muore uno dei più efferrati traditori della democrazia in giacca e cravatta che, tra una picconata e un invito a legnare a sangue gli studenti in piazza, è riuscito a tacere su quelle orrende pagine della storia italiana fino all’ultimo”.
G. M.