Stasera in tv l’horror “Bubba ho-tep – Il re è qui”

Ecco come, ancora una volta horror e humor si fondano in una black comedy! Questa sera, alle ore 21:00, la rete satellitare Sky Cinema Mania trasmetterà il film, del 2002 “Bubba ho-tep – Il re è qui” (titolo originale “Bubba ho-tep”). La pellicola, diretta e prodotta da Don Coscarelli, è basata sull’omonimo romanzo di Joe R. Lansdale e si alimenta grazie alla leggenda metropolitana che vorrebbe il “re del rock” Elvis Presley ancora vivo. Presentato in Italia al “Ravenna Nightmare Film Festival” del 2004, il lungometraggio è stato rilasciato in DVD solo quest’anno.

Elvis Presley, ormai anziano, passa le sue giornate in un ospizio dove tutti lo credono Sebastian Haff, il sosia del “re del rock”. In realtà il vero Elvis, stanco della fama e dello stress da essa derivato, aveva stipulato anni prima un contratto proprio con il signor Haff: i due si sarebbero scambiati le vite ma in ogni momento avrebbero potuto riprendersele. Il patto non venne, però, mai rescisso, dato che il sosia di Elvis morì lasciando al vero un’eredità da mistificatore. Quando Elvis conosce Jack, un anziano che si crede John Fitzgerald Kennedy scampato all’attentato, i due diventano presto amici. Ma una serie di omicidi andrà a sconvolgere la tranquillità della casa di riposo…

Paura e un pò di ilarità che non guasta mai! La pellicola ci fa sorridere grazie alla messa in ridicolo dell’horror tradizionale tramite la demistificazione delle icone del cinema del terrore. Il risultato è una mummia snaturata che per sopravvivere (!) è costretta a succhiare le deboli anime degli anziani di un ospizio. Ma l’effetto straniante è dato anche dall’insolita accoppiata di due icone americane demistificate a loro volta e ridotte alla caccia di avventura. Non bisogna prendere il film seriamente se si vuole goderselo dato che non è una celebrazione di Elvis nè un inno alla malinconia. Grande neo: mancano dalla colonna sonora i grandi successi della rock star ma combattere contro i diritti d’autore è, spesso, una battaglia persa in partenza!

Valentina Carapella