Venezuela: esumati i resti delle sorelle di Simon Bolivar

 
Simon Bolivar

Simón Bolívar: sulla sua morte avvenuta nel 1830 il governo venezuelano vuole vederci chiaro.

El libertador”, così come viene chiamato, morì a causa di una tubercolosi o vilmente assassinato come ritiene il presidente del Paese sudamericano, Hugo Chavez? Secondo la teoria del capo di Stato venezuelano, Bolivar mentre si trovava in Colombia, nella città di Santa Marta, potrebbe essere stato avvelenato.  Movente dell’omicidio: una forte rivalità con l’eroe colombiano Francisco Santander.
Lo scorso luglio i resti dell’uomo a cui 5 Paesi del cono sud del continente americano devono l’avvio del processo d’indipendenza, furono esumati
dal Pantheon situato a nord di Caracas dove si trovavano, per estrarne un campione di Dna. Un‘operazione compiuta in concomitanza con l’anniversario della nascita di Bolivar avvenuta 227 anni fa e che secondo alcuni analisti politici sarebbe tornata utile dal Presidente del Venezuela soprattutto nella recente crisi con l’uscente presidente colombiano Alvaro Uribe.
Anche i resti delle sorelle del Libertador, Juana e María Antonia, sono stati esumati per estrarre un campione del Dna. La notizia è stata diffusa dal vicepresidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Elías Jaua. I corpi delle due sorelle erano stati sepolti nella cattedrale di Caracas dove torneranno dopo gli esami clinici. Il Dna delle due donne verrà quindi comparato con quello del fratello Simon Bolivar per accertare definitivamente se le spoglie mortali appartengano veramente all’erore sudamericano.
Il Governo venezuelano vuole rispondere così ad una necessità del ppolo che chiede di conoscere la verità. Il dubbio è che la verità di cui parla Chavez sia un copione scritto per distrarre l’opinione pubblica dai veri problemi che attanagliano il Paese. Un’ ennesima cortina di fumo che l’uomo forte di Caracas ha creato ad hoc per nascondere i grandi contrasti sociali di una nazione, che pure appartenendo all’Opec ( paesi esportatori di petrolio grezzo), ha grandi livelli di povertà. La ricetta chavista, incluse le privatizzazioni ed il bavaglio ai mezzi di comunicazione, evidentemente non ha funzionato a pieno anche se l’attuale governo dice che la povertà è scena da oltre il 70 per cen,to a meno del 23 per cento. Bisognerebbe chiedersi: Simon Bolivar sarebbe d’accordo con la politica di Chavez, delfino di Fidel Castro e principale alleato di Cuba?
M.D.