Brasile, ct Menezes apre a Ronaldinho

Ronaldinho de Assis, 30 anni

Ronaldinho ai mondiali del 2014? Una suggestione o poco più, simile all’affascinante ipotesi circolante sino a dodici mesi fa di un Ronaldo verdeoro in Sudafrica. Il fuoriclasse ex Barça, ora al Milan, fra quattro anni spegnerà le 34 candeline. Non sarà certo un bollito da buttar via, soprattutto per una competizione breve quale il campionato del mondo. In più, carica e affetto del pubblico di casa potrebbero caricarlo e trascinarlo. Stiamo parlando del nulla, vista la lontananza specifica dell’evento e i problemi che lo stesso Ronaldinho è chiamato ad affrontare or ora. Parliamo sempre di un elemento rimasto in Italia (e in Europa) quasi per forza, visto l’accordo verbale praticamente raggiunto col Flamengo, stroncato improvvisamente dal Milan.

Chi non ha voglia di chiudere le porte in faccia a nessuno è il nuovo ct della Seleçao, Mano Menezes, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’: “Ronaldinho in nazionale? Io lavoro pensando al Mondiale 2014. Dinho non è vecchio. Non è fuori età per il Mondiale in Brasile. Però…Le qualità di Dinho sono fuori discussione. L’ultima sua stagione nel Milan è stata buona, ma le due-tre precedenti sono state negative. Io cerco continuità. Se Dinho torna, per un lungo periodo, a essere quello che ha fatto innamorare tutti noi lo chiamerò”. Parole che ricordano da vicino quelle di Dunga, sei mesi prima del mondiale sudafricano. Poi, la doccia fredda della ‘non convocazione’. Quantomeno, Menezes dà l’idea d’esser meno integralista e intransigente del suo predecessore. Dipenderà tutto dal comportamento di Dinho. E chissà che nel magico tridente con Ibra e Pato, non si riesca a rivederlo finalmente ai livelli di Barcellona. Per la gioia dei tifosi milanisti…e di Menezes.

Alessio Nardo