Alfano: La Mafia provò a trattare con lo stato

“I mafiosi hanno provato a fare una trattativa con lo Stato attraverso il ‘papello’ di Riina, puntando a eliminare il carcere duro, a bloccare le norme contro i patrimoni mafiosi e ad ottenere la revisione degli ergastoli”. Angelino Alfano, ministro della Giustizia, lo ha dichiarato intervenendo ad Atreju, la festa dei giovani del Popolo della libertà aggiungendo: “Noi, abbiamo capovolto il papello e trasformato il contenuto in norme contro la mafia. In materia di antimafia non accettiamo lezioni da nessuno”. Il Ministro ne approfitta poi per elogiare il governo: “Pensavano di eliminare il carcere duro, di bloccare le norme per l’aggressione ai patrimoni mafiosi, e alla revisione degli ergastoli. Con noi il carcere è diventato durissimo, la lotta ai patrimoni è asperrima, la revisione dei processi se la possono scordare”.

Luigi Li Gotti, capogruppo di Idv in commissione Giustizia al Senato, attacca il ministro della Giustizia: “Il rinnovato attacco bilioso di Berlusconi alla magistratura ha subito trovato l’immancabile controcanto del ministro Alfano, che, al solito, dimostra di essere al di sotto del suo ruolo. Se Berlusconi avesse rispettato le leggi, non ci sarebbe stato bisogno di farsene fare disperatamente una decina per tentare di farla franca. Il ministro della Giustizia Alfano ha deciso di assecondare il ‘puparo’ Berlusconi e passare alla cronaca nera come il complice dei misfatti berlusconiani. Cos’altro vuole inventarsi ora per tutelare il suo mandante? Quale altra scempiaggine giuridica prepara? Di qualunque cosa si tratti si rassegnino: non passeranno”.

E pensare che molti del centrodestra nemmeno riconoscono dell’esistenza del papello…forse non si può più tacere sull’evidenza?

Stefano Bernardi