Pd, Franceschini: “Serve alleanza costituzionale”

Intervenendo alla Scuola di politica di Cortona, Dario Franceschini punta il dito contro le divisioni interne al suo partito: “Non ripetiamo gli errori e i difetti del passato. Ognuno faccia la sua parte. Il Pd è la cosa più importante che abbiamo. Questo non vuol dire rinunciare alle proprie idee che vanno difese fino in fondo, ma per arricchire il partito e non per dividerlo”.

Poi aggiunge: “Resto veramente stupefatto da questi che si candidano alle primarie del 2012. Ma se non sappiamo nemmeno con chi saremo alleati”. Meglio sarebbe, a detta dell’esponente democratico, mettere in campo “battaglie che ci distinguano dalla destra, battaglie di contenuti e che marchino le differenze, di comportamenti anche personali, prima di parlare di alleanze”.

Franceschini si lancia poi nel delineare due ipotesi sull’immediato futuro: l’eventualità che la legislatura concluda regolarmente il suo corso e in questo caso “il Pd dovrà lavorare su contenuti e alleanze“, e la possibilità invece di trovarsi “di fronte all’emergenza elezioni che, con questa aberrazione dei deputati nominati dai leader e del premio di maggioranza così concepito, sarebbero veramente una emergenza democratica“.

Nell’eventualità in cui dovesse presentarsi questa seconda ipotesi, Franceschini invita a delineare un progetto per “cambiare la società italiana” che poi è “la ragione sociale del Pd”. Non è dunque più tempo di “rassegnarsi a proporre correttivi su temi e modelli imposti dalla destra”. “Dobbiamo invece – conclude l’ex segretario del Pd – farci riconoscere per la nostra proposta in modo che la gente abbia una scelta”. Tre le direttive prinipali: conoscenza, welfare e green economy.

Nell’ipotesi di elezioni anticipate, ”non si tratta di fare un’alleanza con questo o quello ma di costruire una alleanza costituzionale per cambiare la legge elettorale”. ”Con questa legge elettorale – osserva ancora Franceschini – è doveroso fare appello a tutte le forze che, indipendentemente dagli schieramenti, vogliono modificarla prima di tornare a votare”.

Raffaele Emiliano