Marco Travaglio su Fini ha sbagliato clamorosamente

Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini

Marco Travaglio si è sbagliato. E piuttosto clamorosamente. Pensava che Gianfranco Fini, a settembre, avrebbe consumato lo strappo definitivo da Silvio Berlusconi. Per la verità il giornalista de Il Fatto Quotidiano non era l’unico a ritenere che sarebbe andata così. E invece… Il gruppo parlamentare facente riferimento al Presidente della Camera ha appena votato la fiducia al governo di Silvio Berlusconi.

Le scintille tra i finiani (Italo Bocchino, Fabio Granata e co.) sono state solo virtuali, a parole. Alla prova dei fatti, Futuro e Libertà ha dimostrato di essere ancora parte integrante del governo. Altrimenti non avrebbe dato la fiducia. Magari nei prossimi mesi non andrà così, però non possiamo saperlo. Atteniamoci ai fatti. E i fatti parlano chiaro: dicono che non c’è stata, nel tanto atteso settembre, alcuna concoreta spaccatura.

Per molti osservatori e cittadini, le parole di fuoco dei finiani sembravano eloquenti. In realtà sono state piuttosto ambigue. Se c’era volontà politica di staccarsi definitivamente da Berlusconi, il tempo e i modi c’erano tutti. Anzi, dopo quello che ha dovuto subire Gianfranco Fini per la casa a Montecarlo, nessuno si sarebbe comportato alla maniera di Futuro e Libertà. Ma come? Li pigliano a pesci in faccia (ricordiamo qualche mese fa la traumatica cacciata dal Pdl) e loro votano la fiducia? Possibile? E’ quello che è accaduto. Sembra paradossale, ed effettivamente lo è. Ma siccome nella politica italiana a dominare sembrano le barzellette e i paradossi, nessuno stupore.

Il Pdl lo ha cacciato e gli ha scatenato contro i giornali – aveva dichiarato Marco Travaglio a la7 poco più di una settimana fa. – Se Fini farà di nuovo pace con Berlusconi è uno stupido, è un folle. Che senso avrebbe? Sarebbe da stupidi, anzi da super stupidi. Ma io credo che Fini sia comunque una persona intelligente. Se ho ragione, l’accordo non si troverà”.

Ebbene: i finiani sono ancora lì, a sostenere il governo. Stavolta Marco Travaglio ha sbagliato clamorosamente. Per carità, nessuno scandalo: errare humanun est.

G. M.