I 70 anni di John Lennon: quando il marketing uccide di nuovo


Se le nuove generazioni sono abituate ad assistere ai tributi di Michael Jackson ogni 25 giugno, c’è una macchina del marketing che si chiama ‘catalogo John Lennon-Beatles’ che si muove ogni anno da quasi trentanni.

L’autunno inizia e termina con due date significative per il compianto artista: la nascita, il 9 ottobre, e la morte, l’8 dicembre. Quest’anno la casa discografica Emi, e una certa signora Yoko Ono, puntano al rilancio sul mercato di Lennon in occasione del settantesimo anniversario della sua nascita.

Tributi organizzati dai fan, concerti, circoli culturali, mostre e iniziative simili saranno assicurate anche quest’anno, ma la grande macchina della casa discografica sfornerà molte novità, la cui dubbia natura è già motivo di contrasto per i fan, quelli veri.

L’operazione si chiama come una canzone del leggendario album Imagine, ovvero Gimme some truth: un cofanetto da undici cd, John Lennon Signature Box, il best Power to the People, un box da quattro cd contenente i pezzi di John ordinati per temi e quant’altro.

La contestata vedova ha inoltre pensato di intervenire oltre che nella confezione, anche nel contenuto: Double Fantasy Stripped Down è la versione di Double Fantasy, ultimo album di Lennon, in versione scarna ed essenziale. Pezzi riadattati con l’aiuto di Jack Douglas.

Insomma, una vera e propria operazione degna di un grande colosso che intende rilanciare la figura di un’artista sparito dalle scene, o di una popstar ‘acchiappa soldi’. Ma se si parla di John Lennon, di Beatles, e di tutto ciò che riguarda un’epoca e un’arte cui molti si sono avvicinati, senza eguagliarla di un minuto, allora le due date significative di cui sopra smettono di avere un significato.

Porta i veri fan a riflettere, a ricordarli rispolverando un vecchio disco in vinile dal sapore che un cofanetto pieno di cd lucidi e di ultima stampa non avrà neanche tra un altro settantennio.

Un gusto irripetibile, come la sua arte.

Carmine Della Pia