Bossi e Alemanno: a tavola per ritrovare l’intesa

Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Chi avrà il “privilegio” di sbirciare sul desco imbandito oggi, intorno alle 12,30, in un locale di piazza Montecitorio non farà fatica a comprendere che i commensali hanno culture culinarie diverse. Strabuzzerà gli occhi, infatti, a notare la strana “coabitazione” tra la polenta e i rigatoni con sugo di coda alla vaccinara. E si domanderà forse come il vino dei Castelli romani potrà innaffiare uno sposalizio così ardito.

Sia come sia, oggi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il leader della Lega, Umberto Bossi, si incontreranno per un pranzo “epocale”. Un banchetto allestito per ritrovare l’intesa dopo la brutta battuta del Senatur  (S.P. Q. R: sono porci questi Romani), che ha tanto infastidito il primo cittadino capitolino. I bene informati sostengono che Alemanno approfitterà della “caduta di stile” del ministro per avanzare pretese e per incalzarlo sul decreto che più gli sta a cuore: quello su Roma Capitale.

A rendere meno indigesto il pranzo ci penseranno i ministri Calderoli e Tremonti, “ingaggiati” dal Senatur per sostenerlo nel tavolo (è proprio il caso di dirlo) delle trattative. Se il sindaco di Roma, infatti, dovesse inanellare una sfilza di richieste troppo ingombranti, non è escluso che il leader del Carroccio possa sbottare e chiedere ai suoi sodali di ripristinare il giusto equilibrio tra le posate. Come dire, va bene la “vaccinara”, va bene la cicoria e il vino dei Castelli, ma alle pretese di Roma ladrona Bossi non è ancora pronto. Per rendere più fluide le contrattazioni, Alemanno potrebbe esagerare con i dolci, senza trascurare il prezioso ausilio che potrebbe giungergli da un buon digestivo. Buon appetito!

Maria Saporito