
L’outing di Tiziano Ferro gay ha letteralmente fatto notizia, ma la rivelazione, peraltro tutt’altro che sconvolgente, giunge a qualche settimana di distanza da quella, spinosa e delicata, di un altro noto musicista italico che ha aperto il suo cuore al pubblico.
Gianluca Grignani, nel mese di settembre ha infatti dato alla luce la propria autobiografia (La mia storia tra le dita, titolo anche della sua canzone più celebre, quella che lo ha lanciato giovanissimo) entro la quale ha confessato di essere stato molestato da un pedofilo.
Il piccolo Gianluca aveva soltanto 10 anni e racconta che provo a ribellarsi, per questo fu anche picchiato.
“Io ero così piccolo che non potevo neanche capire cosa stesse succedendo – spiega Grignani – continuavo a chiedergli ‘Ma non ti piacciono le bambine?’ anche se la risposta era evidente; io però non potevo neppure immaginarla”.
Tanti i particolari che il cantautore racconta nel suo libro. Grignani parla della sua timidezza cronica, che lo ha portato ad avere delle fobie. Il cantante parla anche della droga, che ora condanna e sconsiglia assolutamente a chi abbia dei problemi e la utilizzi come maniera per superarli.
“Direi che è un’esperienza che nel complesso non rinnego in toto”, ha detto l’artista, però “date retta a uno che di cazzate ne ha fatte a strafottere, ma che è riuscito a fermarsi in tempo, prima della dipendenza e ora ha raggiunto la ferma convinzione che è stata una parentesi intuile perché non ha aggiunto nulla a quel che era”.
Nel libro Grignani parla della sua carriera musicale, di Vasco e De André, ma parla anche e soprattutto dei suoi tanti amori, sbocciati quando era giovanissimo. Oggi il cantante è sposato e padre di tre figli. Avrà “messo la testa a posto” una volta per tutte?
G. M.