Un do ut des, legittimato dalle difficoltà finanziarie che rubano il sonno ad amministratori e dirigenti scolastici. La neonata Provincia di Bat (Barletta – Andria – Trani) ha dato il via a un’iniziativa curiosa: per andare incontro alle esigenze delle scuole da rimodernare con banchi e sedie nuove, ha chiesto agli imprenditori della zona di finanziare i nuovi acquisti, proponendo in cambio un angolo di pubblicità all’interno delle classi.
L’idea è questa: soggetti privati potranno provvedere all’acquisto di un “completo” banco-sedia – sborsando una cifra pari a 69,80 euro (Iva esclusa) – e guadagnarsi il loro spazio pubblicitario tra gli studenti. Sui banchi e sui vari suppellettili dell’arredo scolastico, infatti, sarà possibile applicare una targhetta con il nome dell’azienda finanziatrice e qualche breve e sintetica informazione sulla sua attività commerciale.
“Questa proposta – ha spiegato Pompeo Camero, assessore all’Istruzione della Provincia di Bat – l’abbiamo valutata dal punto di vista tecnico-giuridico e l’abbiamo ritenuta fattibile. C’è sembrata opportuna in una fase in cui stavamo riscontrando tutte le richieste che ci erano arrivate dagli istituti. La scuola – ha continuato Camero – dovremmo rimetterla al centro degli interessi della nostra società. Non è un incidente di percorso per le famiglie e deve poterle coinvolgere in modo diretto. E quale occasione migliore quella di potersi sponsorizzare un banco?”.
Un’iniziativa sicuramente insolita, che non mancherà di far parlare di sé, animando infuocati dibattiti sull’opportunità di far entrare gli sponsor in classe. Intanto a “benedire” la proposta della Provincia pugliese ci ha pensato il noto imprenditore Francesco Divella: “Sono anni – ha detto – che noi mettiamo in bilancio una quota destinata a interventi nel sociale e tra questi l’acquisto di materiale per le scuole come computer e altre attrezzature. Certo – ha aggiunto – un bando per l’acquisto di banchi è una cosa nuova, comunque è positivo che gli enti pubblici comincino a coinvolgere gli imprenditori in queste attività”.
“Gli enti pubblici – ha rimarcato l’imprenditore della pasta – finora hanno sempre tenuto lontani i privati da queste cose, ma se facessero campagne di questo genere troverebbero decine di imprenditori disponibili a collaborare e specie nell’attuale situazione economica penso – ha concluso – che sarebbe un vantaggio per tutti“.
Maria Saporito