Sarah Scazzi, è forse l’ora del testimone chiave

A 40 giorni dalla scomparsa di Sarah, spunta un altro testimone chiave.
Nel pomeriggio del 26 agosto, appena dopo le 14, il testimone in questione stava parcheggiando la propria macchina in via Pirandello, la strada che incrocia la via in cui sarebbe sparita la ragazza.
Ed è proprio qui che ha notato qualcosa di sospetto. Ricorda un’auto che percorreva via Sanzio, proprio in quell’ora che anticipa di pochi minuti la scomparsa di Sarah. Ciò che lo ha insospettito è stato l’andamento molto lento della macchina verso viale Kennedy, in direzione del mare.
A guidare l’auto c’era un uomo. Ma non finisce qui. Poco dopo, il testimone ha rivisto la stessa auto dirigersi nella direzione opposta, ma a velocità decisamente più elevata.

Ovviamente ora questa nuova testimonianza, che potrebbe dare una svolta decisiva alle indagini, è al vaglio degli inquirenti e si mantiene il più stretto riserbo.
Innanzitutto bisogna capire se gli orari riferiti dal testimone, sui movimenti di quella macchina, coincidano con la sparizione di Sarah.

L’entrata in scena di un nuovo testimone si va ad aggiungere al ritrovamento del cellulare di Sarah pochi giorni fa, da parte dello zio della ragazza stessa.

Ritrovamento sospetto, visto che gli specialisti del Ris hanno escluso che sia stato abbandonato il giorno della scomparsa della 15enne. Si ha, invece, la sensazione che sia arrivato lì molto dopo. Proprio lo zio, il padre di Sabrina, verrà ascoltato stamattina dai magistrati, ai quali dovrà descrivere tutti i dettagli del misterioso ritrovamento.

Intanto Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah, chiede alla procura di raccogliere le sue nuove dichiarazioni: “Bisogna indagare su tutto e tutti”. La donna, inoltre, in un servizio riportato dal settimanale Oggi si lamenta della pochezza delle indagini e dichiara: “Se non si sbrigano a farmi sapere che fine ha fatto mia figlia le indagini comincerò a farmele da me”.
E indica agli inquirenti una nuova pista: “Non me lo invento io, lo sanno tutti che ad Avetrana c’è una banda di professionisti che svuota una casa dopo l’altra”. Un particolare che agli inquirenti non rivela però la pur minima attinenza con la vicenda della sparizione della 15enne che dal 26 agosto tiene col fiato sospeso il Paese intero.

Raffaele Emiliano