Il Giornale e il dossier sulla Marcegaglia

E’ attesa per la pubblicazione di «un dossier di quattro pagine» promesso dalla direzione de “il Giornale” sul presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, la quale da parte sua ha fatto sapere che non saranno le intercettazioni a fermarla.
Il direttore editoriale del Quotidiano, Vittorio Feltri, ha riferito all’agenzia Ansa: «Lo avevamo annunciato e noi abbiamo fatto questo dossier, dove c’è un po’ di tutto sulla Marcegaglia. Pubblichiamo quattro pagine, certo non posso svelare tutto, ma è molto interessante, soprattutto per gli autori, autori di alto livello noti anche all’intellighenzia di sinistra, anche se la sinistra non esiste più. Ieri il dossier non c’era, i carabinieri non lo hanno trovato, e lo stiamo preparando oggi. Insomma ieri non c’era alcun dossier altrimenti lo avrebbero trovato: e siccome siamo dei giornalisti scellerati, lei lo sa, oggi lo abbiamo preparato e domani lo pubblichiamo. Ma svelare tutto no, sarebbe rovinare la festa ai nostri lettori e non vogliamo farlo: ma garantisco che è un dossier interessante. Poi domani quando lo leggerà sarà d’accordo, sono disposto a offrire un pranzo».

«È interessante – continua Feltri – certo l’archivio è importante per noi giornalisti non trova? Insomma è stato un lavoro molto paziente fatto anche da autori noti ai salotti della sinistra».

«Il dossier è composto da quattro pagine che contengono problemi giudiziari inerenti al gruppo e alla famiglia di Emma Marcegaglia, oltre a faide famigliari», ha detto il direttore Alessandro Sallusti. «Quelli che pubblicheremo – ha poi precisato – sono i dossier che i carabinieri non hanno trovato nella perquisizione di ieri nonostante abbiano mandato 20 carabinieri, mi abbiano perquisito il garage, l’auto, la casa, e mi abbiano fatto una perquisizione corporale. Non hanno trovato questi dossier e, siccome domani magari tornano a cercarli, noi abbiamo deciso di pubblicarli. Non so quale sia l’altra procura che indaga su di noi e quale inchiesta sia, ho scritto che sapevamo che due procure tenevano sotto controllo i nostri telefoni, una sapevo che era al sud e credo sia quella che si è palesata, un’altra è al nord ma non so dire quale».

L’annuncio arriva all’indomani della perquisizione nella sede del quotidiano per presunte minacce alla leader di Confindustria.I pm napoletani sospettano infatti che il quotidiano stesse progettando un’attività di dossieraggio nei confronti della Marcegaglia, assai critica nelle ultime settimane nei confronti del premier Berlusconi. Sallusti e Porro risultano infatti indagati per violenza privata nei confronti della Marcegaglia.

Dopo aver incassato la solidarietà da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini, la Marcegaglia ha ottenuto anche il pieno sostegno del Comitato di Presidenza di Confindustria, che «esprime la propria vicinanza e la piena solidarietà alla presidente Emma Marcegaglia» e precisa che «Emma Marcegaglia è una donna seria, competente e coraggiosa, che presta le sue capacità al servizio degli interessi dell’imprenditoria italiana e di quelli più generali del Paese. Per questo, le rinnoviamo la nostra riconoscenza e ammirazione».

«Stiamo assistendo – conclude il Comitato di Presidenza – a un imbarbarimento del clima politico, che oltre a creare sentimenti di disaffezione e disistima nei cittadini, non incoraggia le imprese a continuare a lottare per difendere ed accrescere il benessere che abbiamo conquistato».

Decisa a non mollare appare la stessa leader degli industriali: «Non sono presunti atteggiamenti di vario tipo, che non so se ci sono e la magistratura accerterà, di nessun tipo, che mi possono far cambiare atteggiamento. Continuerò come prima a guidare Confindustria – ha detto la Marcegaglia – Continuerò a esprimere le istanze, i timori, in un momento in cui servono dignità e coraggio, dicendo con chiarezza ciò che chiediamo a sindacati, politica e istituzioni. Non preoccupatevi, io andrò avanti forte e determinata, con il vostro affetto e la vostra fiducia, per rappresentarvi al meglio. Non saranno intercettazioni o frasi antipatiche a fermare il mio mandato».


Nell’editoriale di ieri, Feltri parlava di “storia senza senso”, a proposito delle perquisizioni: «Vuoi vedere che i maledetti dossier, di cui tutti discutono, esistono soltanto nella fantasia ipereccitata dei nostri numerosi detrattori? Esatto, è proprio così. Involontariamente la Procura di Napoli lo ha dimostrat0″, scrive il direttore editoriale.

Sallusti cerca di chiarire: «Nell’ordinanza di perquisizione mi si cita una sola volta come autore di un articolo pubblicato il 16 settembre su Emma Marcegaglia. È vero, l’ho scritto. Il giorno prima la presidente di Confindustria ci aveva attaccato pubblicamente dichiarando che era ora di smetterla con l’inchiesta sulla casa di Montecarlo. Insomma sono stato indagato, umiliato e diffamato per aver scritto in difesa della mia libertà di pubblicare articoli sul caso Montecarlo».

Raffaele Emiliano