Proprio mentre in tutta Italia, da nord a sud, si son tenute manifestazioni di protesta contro la riforma della scuola e dell’università, il leader di Sel e governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ha voluto dire la sua sulle politiche scolastiche del governo Berlusconi, definendole un “delitto contro la nazione”.
“Ha ragione la Gelmini, ci vuole il coraggio di cambiare”, fa sapere per mezzo di una nota il leader di Sinistra ecologia e libertà. “Il coraggio di cambiare – spiega Vendola – quando di fronte hai il degrado della scuola pubblica al tempo del governo Berlusconi. Quando assisti ad un vero e proprio delitto compiuto verso la Nazione”.
“Le migliaia di studenti e studentesse – prosegue il presidente della Regione Puglia – scese in piazza oggi, insieme ai docenti e ai ricercatori ci lanciano un messaggio molto semplice e chiaro: se sei condannato all’ignoranza, che libertà e che futuro puoi avere? La libertà nell’ignoranza è semplicemente mistificazione ed inganno. Oggi la situazione di docenti e di ricercatori, delle migliori intelligenze del Paese umiliate ed offese, è una vera e propria livella, significa essere prigionieri della colonia penale della precarietà”.
“Si parla in questi giorni spesso – conclude Vendola – di cattivi maestri, ma non abbiamo il problema di cattivi maestri, abbiamo il problema di non avere più maestri perché la Gelmini li sta buttando per strada uno per uno”.
Intanto, ha partecipato alla manifestazione di Roma anche il segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero, il quale ha dichiarato: “La Gelmini si conferma come il ministro della distruzione e della precarietà. Ascolti che cosa dicono gli studenti e ritiri questa riforma che favorisce unicamente le scuole private”: E ancora: “Il presidente della camera Fini, invece di anticipare il dibattito, non modifichi il calendario dei lavori dell’aula, solo per favorire questa riforma che tanti danni farebbe alla scuola e all’università”.
Raffaele Emiliano