Obesity Day 2010, oggi e domani “guerra ai chili di troppo”

Oggi e domani va in scena l’Obesity Day 2010, la10^ edizione dell’ormai tradizionale Giornata di sensibilizzazione nazionale su sovrappeso e salute promossa dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica – Adi.

Prendiamoci cura di te e dichiariamo guerra ai chili di troppo. Insieme, noi con la nostra esperienza, tu con la tua buona volontà”.Questo lo slogan lanciato per il 10 e 11 ottobre, giornate durante le quali gli italiani “si peseranno” e recandosi nei centri ADI degli ospedali di tutta Italia riceveranno gratuitamente un buon consiglio e tante informazioni. Un’occasione da non perdere per chi, da anni, è in guerra con la bilancia» afferma Giuseppe Fatati, Presidente dell’ADI in occasione della conferenza stampa di presentazione a Roma.

 Prendendo in considerazione tutta la popolazione, la situazione non è certo tranquillizzante: un italiano su dieci è obeso e uno su tre in sovrappeso. Qualche miglioramento, nel decennio, al Nord e segnali buoni vengono dal Sud. Quella che non dà segni di miglioramento, anzi peggiora, è la fascia infantile con un’escalation dell’eccesso ponderale quasi inarrestabile. Cresce la cultura della linea nei due sessi, anche se prevalgono ancora le motivazioni estetiche, ma non si abbandonano antiche abitudini a tavola, specie gli anziani. Si aspira a scendere di una taglia ma si continua a preferire la poltrona alla passeggiata nel tempo libero. Si è compresa l’importanza della dieta ma ci si affida a fai da te, Internet ed improvvisati esperti.

 Stress, alimentazione sregolata e ridotta attività fisica: queste le cause fino ad ora più note di sovrappeso e obersità, generate da stili di vita non corretti che, nel lungo periodo, risultano estremamente dannosi per la nostra salute. Oggi, però, la ricerca scientifica ha dimostrato che sovrappeso e  obesità possono essere indotti da un altro fattore di rischio, non ancora preso in considerazione: l’infiammazione.

«Contrariamente a quanto comunemente si crede – spiega il prof. Piomelli, Direttore del dipartimento D3 dell?Istituto Italiano di teconologia –l’infiammazione è un processo comune a molte patologie, alcune delle quali anche molto gravi. Anche in un Paese come il nostro, dove gli obesi sono il 10% della popolazione adulta e il 15% di quella infantile e nel quale, ogni anno, si contano più di 50.000 decessi per le patologie correlate all’obesità. Come ricercatori, quindi, auspichiamo che la ricerca scientifica, in questo caso finalizzata a chiarire sempre di più i meccanismi tra infiammazione e accumulo di grasso, faccia importanti passi in avanti per arrivare, in un futuro non troppo lontano, a sviluppare farmaci innovativi, sempre più efficaci per il trattamento dell’obesità».

Per conoscere i Centri Aid visitare il sito www.obesityday.org.

 Adriana Ruggeri