Che strano. La settimana scorsa Pantaleo Corvino e Carlos Dunga erano stati a cena insieme. Niente di segreto. Ristorante raffinato, ben frequentato anche da importanti ambienti calcistici. Ma l’invito del ds della Fiorentina andava a congiugersi con il vero motivo della presenza in Italia dell’ex-tecnico del Brasile. Dunga sta studiando a Coverciano per prendere il patentino da allenatore di Serie A. Rimarrà per qualche settimana nella quale avrà la possibilità di approfondire il nostro campionato. Solo una cena fra vecchi amici o c’è qualcosa sotto? Questa probabilmente è la domanda che si stanno ponendo in molti, soprattutto l’attuale allenatore viola, Sinisa Mihajlovic.
Non solo Fiorentina però, nei dialoghi al lume di candela. Oggetto della discussione il calcio brasiliano che poi è sfociato nella ricerca di possibili giovani nomi per la formazioni toscana. Nell’ultimo incontro tra i due, datato 2008, dalla discussione era saltato fuori Felipe Melo che Dunga stava per chiamare nella “Seleçao”. Eppure, parlando di panchine, l’ex-giocatore verdeoro si è un po’ sbilanciato ai microfoni di Radio Toscana, anche se getta più in là lo sguardo:”Ho avuto la fortuna di essere un giocatore della Fiorentina in passato, forse potrebbe capitare in futuro, chissà, di diventare allenatore.”
Nonostante questo, la dirigenza viola vuole tenere l’ambiente squadra in assoluta tranquillità. C’è l’importante partita di Genova da preparare e mettere in tensione Mihajlovic sul suo post di lavoro potrebbe aggravare la già difficile situazione di classifica. Quindi per il momento Dunga rimane solo una possibilità orientata al futuro, ma nel calcio si sa, le previsioni vengono quasi sempre stravolte. Per finire, Corvino non è stato l’unico dirigente viola ad incontrare il brasiliano. Anche Giancarlo Antognoni, vecchia gloria del calcio italiano, è stato premiato al Golden Foot di Montecarlo. Nel principato ha incontrato appunto l’ex-ct, anche lui tra i premiati.
Giuseppe Greco
