Sono accuse severe quelle che Enzo Marzo, storica firma de “Il Corriere della Sera”, rivolge a “Il Giornale”, il quotidiano della famiglia Berlusconi additato dai detrattori come una fabbrica di fango tesa a screditare i nemici del governo. Da portavoce della Società Pannunzio per la libertà d’informazione, Marzo spiega a “Il Fatto Quotidiano” le ragioni del suo risentimento verso il giornale passato dalla direzione di Vittorio Feltri a quella di Alessandro Sallusti.
“Noi – comincia il giornalista – non abbiamo denunciato Sallusti e Porro per aver minacciato l’inchiesta sulla Marcegaglia. Li abbiamo denunciati per non averla fatta. Con l’aggravante di aver fatto una terribile gaffe: pubblicando i pezzi sulla presidente di Confindustria de ‘Il Fatto Quotidiano’ o de ‘L’Espresso‘ – precisa – hanno implicitamente riconosciuto che sono due anni che prendono buchi”.
“Noi non siamo contro le inchieste, contro le notizie – ribadisce Marzo – magari le facessero. E’ che per due anni non le hanno date“. Il suo giudizio sul “caso Boffo” è ancora più impietoso: “Quello – spiega il portavoce della Società Pannunzio – non era un problema di contenuti, ma un problema deontologico. Feltri, anche nella rettifica, non ha mai voluto ammettere di aver passato una velina come atto giudiziario. Lui – rincara Enzo Marzo – ha mentito dolosamente ai propri lettori, ha rifilato una patacca. Ma taroccare le fonti e minacciare dossier non è giornalismo, è un problema di criminalità comune“.
Le cose per “Il Giornale” potrebbero mettersi davvero male dal momento che sui vertici del quotidiano pende la spada di Damocle dell’Ordine della Lombardia che dovrà verificare a breve la correttezza dei comportamenti di Vittorio Feltri, Alessandro Sallusti e Nicola Porro. Se il responso dovesse risultare negativo, il giornale rischierebbe di non andare più in edicola. “Non è questo l’obiettivo – conclude Enzo Marzo – Vorrei solo che questi energumeni smettessero di fare giornalismo. Soprattutto perché – puntualizza piccato – già adesso non lo fanno”.
Maria Saporito