Lite in metrò, sempre grave donna colpita da pugno

Sembrano esser migliorate – pur restando ancora piuttosto gravi – le condizioni di salute di Maricica Hahaianu, la donna romena colpita da un pugno durante una lite scoppiata alla stazione Anagnina della metropolitana di Roma. La 32enne infermiera è infatti uscita nella giornata di ieri dal coma nel quale era finita qualche giorno fa, a causa di un colpo al volto ricevuto dal ventenne Alessio Burtone. Per il giovane italiano è scattata l’immediata incarcerazione presso la prigione di Regina Coeli. La situazione della donna, che ha sbattuto violentemente la testa durante la caduta a terra, resta secondo i medici preoccupante.

Il video diffuso dalle telecamere di servizio racconta piuttosto bene gli attimi precedenti la violenta azione di Burtone e gli istanti successivi alla caduta della donna, il cui corpo inerte giace in mezzo a numerosi indifferenti passanti. Burtone confessa di aver avuto paura, temendo che l’infermiera potesse essere armata. “Quella donna”, spiega, “mi ha seguito e continuava a insultarmi e ripeteva ‘ti spacco la testa, te la faccio pagare, ti butto sotto la metro”. Il suo avvocato rende noto che, contrariamente alla voce che si era diffusa in un primo momento, “il ragazzo non è pregiudicato”.

Ad impedire all’aggressore di fuggire è stato il ventiseienne sottoufficiale della Capitaneria di porto Manuel Milanese, che afferma di non sentirsi per questo un eroe. “Chiunque”, dice, “l’avrebbe fatto”. A soccorrere la donna è stato invece Antonio Lioce, un controllore dell’Atac. Ma il video testimonia che per 40 lunghi secondi nessuno si è preso la briga di preoccuparsi del perché quella donna si trovasse immobile per terra, sdraiata sul pavimento. Senza dare segni di vita.

Riguardo all’eventuale indifferenza dei passanti, ci sono versioni contrastanti. Alcuni di loro sostengono che gli aiuti per la 32enne rumena non sono tardati ad arrivare. Per altri, al contrario, il ritardo dei soccorsi e il disinteresse mostrato dalla gente sono un fatto grave, meritevole di riprovazione.

Intervistati al riguardo, gli abitanti del quartiere circostante affermano che la stazione di Anagnina non è nuova ad eventi del genere. “Sui mezzi è un incubo quotidiano”, raccontano senza usare mezzi termini.

Gianluca Bartalucci