Shaquille O’Neal non le manda a dire: a pochi giorni dall’inizio della stagione, il nuovo centro dei Boston Celtics si racconta alla “Gazzetta dello sport” e analizza la situazione sugli italiani dell’Nba, non nascondendo i progetti che ha in serbo per il suo futuro.
Sul “Mago” – Shaq pensa che Andrea Bargnani non diventerà mai un giocatore di primissimo piano: “Non sarà mai un All-star. Ha paura del contatto fisico, teme i gomiti degli avversari e, soprattutto, si nasconde quando deve affrontare dei tori come me. La sua bravura nel pick and roll e nel tiro da 3 non basta: ci vuole di più per essere una stella in Nba”.
Sul “Gallo” – L’enorme centro ex Lakers, Heat e Suns stravede per Danilo Gallinari: “Sarà una forza. Ama la lotta e ha un carattere duro, di quelli che mi piacciono. E può ancora migliorare molto, ma già da ora, grazie a lui, D’Antoni e i Knicks possono arrivare ai playoff. Inoltre è uno di quei giocatori che esalta il pubblico”.
Futuro Shaq – Arriverà il momento di lasciare il basket giocato: e allora, cosa fara O’Neal? A lui la parola: “Di certo non saro coach, nè mi vedo commentatore in radio o in tv. Mi piacerebbe diventare giudice sportivo per l’Nba: ho un paio di idee interessanti, ma non le svelo altrimenti me le rubano”.
I soprannomi – Curiosa la dichiarazione sugli appelativi che gli sono stati affibiati in carriera: “Me ne hanno dati moltissimi: i più curiosi sicuro Big Pitagora, perchè sono complicato come il teorema, e Big Aristotele, perchè sono filosofico nelle mie dichiarazioni”.
Shaquille O’Neal: un uomo mai banale. Basterebbe giudicare un dato: 28.255 i punti messi a segno dal forte centro in tutta la sua carriera nella lega più famosa del mondo. Un dato che i supporters dei Celtics sperano di veder crescere.
Edoardo Cozza