All’indomani dell’allarme lanciato dal ministro all’Interno Roberto Maroni in merito a possibili infiltrazioni di estremisti al corteo della Fiom che sfilerà domani per le vie della capitale, il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani è stato ricevuto stamani al Viminale. Già ieri sera si erano avuti incontri tra Maroni e i vertici della Fiom.
Che il clima sia alquanto teso lo dimostra anche l’ultima intimidazione subita dalla Cisl. A Prato sono state infatti lanciate nella notte uova contro la locale sede del sindacato di Raffaele Bonanni.
Ieri, a proposito del rischio di infiltrazioni, Maroni aveva detto: “È elevato, come hanno detto anche le analisi dei nostri servizi. La nostra attenzione sarà massima”. Il pericolo starebbe nel fatto che piccoli gruppi “staccandosi vadano a spaccare vetri. L’occasione è ghiotta perché si infiltrino anche gruppetti stranieri”.
A gettare acqua sul fuoco delle polemiche è intervenuto, però, Maurizio Landini. Secondo il leader delle tute blu, la manifestazione della Fiom di domani sarà un luogo per “unire chi si batte per difendere ed estendere i diritti e questo può far paura” ma, aggiunge il segretario nazionale della Fiom, “bisognerebbe smetterla di alimentare le tensioni”. Riferendosi poi al titolare del Viminale: “Qualcuno si è reso conto che sarà una grande manifestazione che unisce il dissenso di questo Paese”. E ancora, in riferimento anche ai gravi fatti di cui è stata vittima la Cisl: “Il discrimine è la democrazia e la non violenza, chi non le assume è bene che non venga”, dal momento che ”non abbiamo invitato nessuno alla manifestazione, abbiamo solo presentato una piattaforma sindacale alla quale molti hanno aderito”.
Proprio per contrastare il rischio di disordini al corteo di domani, nel comando della legione dei Carabinieri del Lazio, si è svolto un mini vertice sulla sicurezza. Presenti il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il comandante generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli, il comandante della Legione Lazio, Ilio Ciceri e il questore di Roma, Francesco Tagliente. ”Stiamo lavorando per mettere in piedi tutte le misure organizzative finalizzate a conciliare l’esigenza dei manifestanti con la viabilità e la sicurezza”, ha dichiarato il Questore capitolino.
Raffaele Emiliano