Roma, prossima apertura del Tempio di Venere e Roma

 

Manca ormai davvero poco tempo alla fine dei restauri e alla conseguente inaugurazione  del Tempio di Venere e Roma nella Capitale, inaugurazione che è prevista ed in calendario per la prima decade del mese di novembre ormai prossimo. Ad anticiparlo il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, il quale nel corso della giornata di oggi ha effettuato una visita a sorpresa ai cantieri della Casa delle Vestali e del Tempio di Venere e Roma, collocati nello stupendo scenario del Foro Romano.

La Casa delle Vestali, ha inoltre aggiunto Francesco Giro, sarà invece aperta e quindi visitabile al pubblico entro la data 10 di dicembre. Dopo aver effettuato la visita e ammirato queste stupende testimonianze di pura arte e storia, il sottosegretario si è detto infatti profondamente emozionato, così come lo saranno tutti i visitatori che affluiranno nel corso dei prossimi mesi per ammerirare questi celebri e maestosi capolavori dell’Antica Roma.

Il Tempio di Venere e Roma, chiamato in latino templum Veneris et Romae, era difatti il più grande tempio conosciuto e noto dell’antica Roma; situato  nella zona a est del Foro Romano occupa un vastissimo spazio tra la basilica di Massenzio ed il Colosseo. La gigantesca struttura era dedicata alle dee  Venus Felix, ovvero Venere portatrice di buona sorte e Roma Aeterna.

Ed era proprio in questo sito, precedentemente, che si trovava l’atrio della Domus Aurea di Nerone nella quale era collocato il colosso gigante dell’imperatore; l’architetto del tempio fu l’imperatore Adriano che inaugurò l’inizio della costruzione nell’anno 135, costruzione che venne poi completata nel 141 sotto il comando di Antonino Pio. Il tempio fu danneggiato dal fuoco nel 307 e venne in seguito restaurato grazie all’operato dell’imperatore Massenzio e poi di Eugenio, un effimero usurpatore rimasto al trono per pochissimo tempo contro Teodosio I e che mirava a restaurare i culti pagani. Fu poi nel corso del IX secolo che un terremoto distrusse il tempio, oggi finalmente restaurato e prossimo alla riapertura.

Rossella Lalli