Fiorentina: Mihajlovic predica serenità per uscire dalla crisi. Dunga o Leonardo i suoi successori?

Ultima da sola in fondo alla classifica. L’avvio di Campionato choc della Fiorentina è stato davvero tremendo ed anche il peggiore da 33 anni a questa parte. Sinisa Mihajlovic però non vuole che il suo ambiente si abbatta, e così ha predicato calma e serenità a chiunque lo abbia intervistato, dimostrandosi sicuro che le cose presto cambieranno.

“HO FIDUCIA NELLA SQUADRA E NEL MIO LAVORO” – L’ex-allenatore del Bologna e del Catania sa che l’avvio così negativo della sua Fiorentina è dovuto a vari fattori, uno su tutti le notevoli assenze che hanno falcidiato la rosa viola, ma davanti ai cronisti ha sempre fatto scudo su tutto e su tutti, addossandosi spesso colpe che non sono sue. “La sconfitta subita a Marassi brucia ancora– ha dichiarato l’ex-giocatore dell’Inter, che poi ha anche aggiunto –Noi però dobbiamo cominciare a pensare a come uscire da questa situazione. Io sono sereno ed ho fiducia in questa squadra e nel mio lavoro, perchè non sono uno che molla o che si butta giù“.

“CON LA SAMP NON MERITAVAMO DI PERDERE” – Mihajlovic ha anche analizzato la gara persa a Genova, ed ha inoltre parlato del suo futuro e di quello della sua squadra. Del match contro la Samp il tecnico serbo ha detto che “Non penso che abbiamo meritato di perdere, anche se loro nel secondo tempo hanno cercato di spingere di più“. Sulle prossime gare della Fiorentina si è invece lasciato sfuggire queste considerazioni: “Potrebbero essere gare più facili sulla carta, ma il calendario ora non conta, perchè ogni partita fa storia a sè, e soprattutto perchè ci servono punti ora“.

PRONTI DUNGA E LEONARDO? – E proprio di punti avrà bisogno Mihajlovic per non lasciare Firenze prima del previsto. Sembra infatti che i Della Valle abbiano parlato con lui e con Corvino, il Ds della Viola che ha portato il tecnico serbo in Toscana quest’estate: nel breve ma intenso colloquio, le tre parti si sarebbero messe d’accordo su una fiducia a tempo, che dovrebbe durare almeno due gare, ovvero quelle che la Fiorentina dovrebbe giocare con Bari e Catania. Se le cose dovessero mettersi male, la dirigenza viola avrebbe deciso di mandare via Mihajlovic, per chiamare al capezzale della Fiorentina Dunga o Leonardo, anche se il procuratore dell’ex-Ct della Seleçao non sembrerebbe convinto di questa ipotesi. Anche Ballardini e Papadopulo potrebbero essere chiamati a Firenze, ma sul primo c’è da battere il pressing dell’Under 21, che vorrebbe metterlo in panchina al posto dell’ex-Ct Pierluigi Casiraghi.

Simone Lo Iacono