Ieri sera a Porta a Porta, il programma su Rai 1 di Bruno Vespa, si sono confrontati il legale della famiglia Scazzi Valter Biscotti, il difensore di Michele Misseri Daniele Galoppa e i legali di Sabrina Vito Russo e Emilia Velletri.
In studio anche il magistrato Simonetta Matone, la criminologa Roberta Bruzzone e lo psichiatra Paolo Crepet. In collegamento Giorgio Stefano Manzi comandante reparto analisi criminologiche, la giornalista e scrittrice Marida Lombardo Pijola, Alessandra Graziottin del San Raffaele Resnati di Milano e Carlo Bollino, Direttore della Gazzetta del Mezzogiorno.
Le contraddizioni di tutto il caso vengono esaminate in televisione. Gli avvocati delle parti mettono sul tavolo atti e documenti di un caso che sembra troppo lontano dalla soluzione quanto più si tenta di delineare profili e situazioni. Bruno Vespa ha davanti a sè il plastico della casa Misseri per ricostruire ciò che è accaduto il giorno dell’omicidio, soprattutto in quei pochi minuti nei quali sembra nascondersi la soluzione.
Alle domande di Bruno Vespa, soprattutto all’ avvocato Daniele Galoppa, legale di Michele Misseri, mirate a capire, ma a volte anche a far dire cose che suscitino un interesse maggiore intorno alle persone, vengono attentamente date risposte che non lascino oltre ai dubbi anche presunte certezze.
Una ricostruzione dei fatti che si confonde tra il voler cercare elementi ulteriori e capire come stanno le cose fino a questo momento. Ma dove inizia la trasmissione e dove finisce una diatriba tra le parti si comprende solo quando la bilancia resta vuota da entrambi i piatti.
Si avanzano sospetti sugli sms di quel maledetto giorno in cui Sarah è stata uccisa. Si mette in discussione tutto, dalla confessione di Michele Misseri, ritenuto poco credibile, al movente che ha spinto l’ assassino ad uccidere Sarah.
Michele Misseri non ha ancora detto tutta la verità secondo il suo legale ma, secondo Biscotti, detta così, sembrerebbe voler dire che quel che ha affermato fino ad ora potrebbe contenere una parte di verità.
Si precipita continuamente nel buio in questo terrificante omicidio e ogni cosa nuova che viene detta o ogni nuovo particolare che viene scoperto, rimescola le carte e diventa la negazione di ciò di cui sembrava di avere certezza fino a quel momento.
Ma in questo rimescolare c’è la verità e speriamo venga presto fuori in modo completo! E’ l’unica cosa che per Sarah ancora si può fare.
Caterina Cariello