In undici abusarono di tre sorelline, compiacente la madre

E’ una vicenda che ha dell’assurdo, quella che sono state costrette a subire tre sorelle minorenni di Ascoli Piceno. Le piccole erano costrette ad avere rapporti sessuali con uno zio, con alcuni giovani indiani e con altri uomini adulti italiani. Un particolare rende la storia ancora più inquietante: la madre delle tre bambine era al corrente di tutto ed anzi era ben contenta della vicenda, dal momento che era lei a intascare parte dei regali in denaro che le ragazzine ricevevano dagli uomini con cui avevano rapporti sessuali.

Per questo motivo, la donna sarà processata con rito abbreviato. L‘accusa è di quelle pesanti: favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile. La terribile vicenda ha già portato a 11 condanne a carico dei violentatori, da quando nel 2007 i carabinieri di Amandola e Ascoli Piceno fecero venire a galla il grosso giro di pedofilia.

Le due sorelle più grandi, in periodi diversi, erano state sottoposte per anni ad abusi sessuali ripetuti da parte di uno zio paterno, di un paio di uomini di Amandola e Comunanza, di un anziano e di due gruppi distinti di giovani indiani, fra cui il fidanzato della più grande delle tre minori.
Secondo il pm Umberto Monti la donna sapeva benissimo che le figlie avevano incontri sessuali con diverse persone in cambio di regali o denaro, che talvolta le ragazzine consegnavano a lei.

L’interrogatorio dell’imputata è stato fissato per il prossimo 24 novembre. Per la sentenza, invece, bisognerà attendere gennaio 2011.

Raffaele Emiliano