Dopo le qualifiche di oggi la Ferrari è mediamente soddisfatta del risultato. La vettura si è dimostrata competitiva ed in grado di reggere il ritmo delle duo Red Bull, un fattore decisivo per le sorti della gara, che mai come ora diventa tanto delicata. Fernando Alonso occupa la terza posizione, una tra le migliori visto che è dalla parte pulita della pista. Una buona partenza può essere la chiave di svolta e l’unica soluzione possibile per evitare l’ennesima doppietta della scuderia austriaca. Fernando cerca di cogliere gli aspetti positivi del risultato odierno, rilanciano la sfida: “Penso che per noi sia stata una bella qualifica. Abbiamo espresso il nostro massimo potenziale oggi, ed è una notizia molto buona perchè le qualifiche non sono il nostro miglior momento del weekend e qui sembriamo piu’ vicini alle Red Bull, quindi la situazione è promettente per domani.” Una piccola fiducia dove sono riposte tutti i sogni iridati.
Diverso discorso invece per il compagno di squadra Felipe Massa, sesto e in difficoltà con le gomme morbide. Sin dalle libere il brasiliano era tornato competitivo, dimostrando che i pessimi risultati dei Gp scorsi erano stati già dimenticati. Ma nel momento decisivo della qualifica qualcosa è andato storto: “Ho avuto un po’ di traffico nel mio unico tentativo in Q3, fatto con l’ultimo treno di gomme morbide nuove disponibile: peccato, perché la macchina andava bene ma non è stato possibile tirarne fuori tutto il potenziale. Sono dispiaciuto, soprattutto perché il sesto posto mi costringerà a partire dalla parte più sporca della griglia.” Un fatto che porterà Felipe a correre sulla difensiva invece che cercare l’attacco e il recupero di posizioni.
La parola incertezza comunque è il fulcro del discorso. Tanti fattori non sono stati calcolati e le condizioni della pista possono subire l’ennesimo cambiamento, sopratutto se domani pioverà. Il rischio maltempo è concreto e ciò porterebbe ad un totale stravolgimento dei valori in campo. La Ferrari comunque resta concentrata ed è pronta. Per ora niente è ancora deciso.
Riccardo Cangini
