Fiat: a Melfi ridotte le pause di 10 minuti

Continua la guerrda aperta fra Marchionne e i sindacati. Ieri ad agitare le acque ha contribuito anche l’annuncio della Fiat sulla disdetta, con decorrenza dal 31 gennaio 2011, per lo stabilimento Sata di Melfi degli accordi sulla metrica del lavoro, cioè sull’organizzazione ed i tempi del lavoro.

Il nuovo sistema, già in vigore a Torino e previsto anche dall’accordo di Pomigliano, prevede per i lavoratori di Melfi la sostituzione delle attuali due pause da 20 minuti ciascuna con tre da 10 minuti. Si lavorerà dunque 10 minuti in più per ciascun turno.

Il vecchio accordo sulla metrica del lavoro che risale al 1993 viene sostituito da un nuovo sistema che oltre a calcolare i tempi di prestazione considera anche l’ergonometria, cioè l’impatto su eventuali patologie conseguenti alla ripetitività del lavoro.

L’azienda ha convocato a Melfi un incontro il 9 novembre con i sindacati che protestano. Rocco Palombella della Uilm ha dichiarato: “È una decisione unilaterale da un lato Fiat cerca il dialogo, dall’altro procede con atti unilaterali che contrastano con le intese sottoscritte. Non vorrei che vi fosse dietro una strategia tesa a cercare lo scontro con il sindacato per tirare fuori alla fine il cosiddetto “piano b” e disinvestire”. Su questo punto c’è convergenza con la Cgil: “A Melfi si sta ripetendo il caso Pomigliano, a partire dalle riduzioni delle pause – sostiene Enzo Masini della Fiom-, con un atteggiamento provocatorio e non certo teso alla ricerca di un incontro. Non mi pare ci siano spazi per una riapertura ma solo per ulteriori strappi”.

Stefano Bernardi