Continuano le tensioni in Campania per l’emergenza rifiuti e le discariche.
Terzigno è teatro da settimane di scontri e violenze, l’ultima sommossa è iniziata ieri intorno alla mezzanotte e terminata nelle prime ore dell’alba, quando le forze dell’ordine ancora inseguivano i manifestanti. Il bilancio è ancora grave: due poliziotti e tre carabinieri contusi. Questi cercavano di placare la sommossa per la discarica Sari di Terzigno, dove non è arrivato ancora il compattatore.
Inevitabilmente, tutta la città è in preda ai disagi: l’attraversamento delle strade è impossibilitato a causa delle barricate costruite dai manifestanti, gli autisti temono violenze improvvise da parte dei manifestanti. Questi, infatti, lanciano quotidianamente molotov, pietre e petardi contro la polizia, che a sua volta risponde con lacrimogeni: una vera e propria guerriglia urbana.
Durante la notte è stata liberata la statale 268, nei pressi di Ottaviano, mentre stamattina a Boscotrecase, due persone a bordo di un motorino hanno lanciato bottiglie incendiarie nell’isola ecologica: nel tentativo di tenere a bada le fiamme, il custode è rimasto ustionato a un piede.
Anche in centro i rifiuti rappresentano una vera e propria emergenza, cui si risponde con atti vandalici: incendi, roghi nelle principali vie di Napoli. Circa 2000 le tonnellate di spazzatura non raccolta.
Le proteste legate a Terzigno sono state affiancate, questa mattina, da un corte di studenti del liceo scientifico e dell’Itis di Sfafati. Hanno manifestato contro l’apertura della nuova discarica di Cava Vitiello, brandendo cartelloni e striscioni di protesta davanti alle forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa. “No alla discarica 2”, “Difendiamo il nostro futuro”, “Lotta per la sopravvivenza”, si legge, mentre anche oggi la parte più violenta e decisa della protesta si è fatta sentire.
Presso la stazione della Circumvesuviana di San Giuseppe Vesuviano, un gruppo di manifestanti blocca attualmente la circolazione dei treni. Sarno, Ottaviano e Napoli centro le destinazioni con i relativi disagi.
Carmine Della Pia