Nuovo misfatto in Afghanistan. Nei pressi di Takhar un operatore umanitario di origine olandese è stato rapito. A dare la notizia sono le autorità di pubblica sicurezza locale. Insieme al cooperante è stato preso in ostaggio anche il suo autista. Dalle immediate ricostruzioni i due sarebbero stati accompagnati da altre persone armate in un auto. Da lì costretti a partire.
“Posso confermare che oggi nel nord dell’Afghanistan un uomo olandese e il suo autista afghano sono stati rapiti”, ha detto a Reuters il portavoce del ministero degli Esteri olandese Christoph Prommersberger. In Afghanistan si respira un clima di tensione, che nonostante l’impegno della Comunità internazionale e dalla volontà del presidente Amid Karzai, continua a persistere. Nei mesi di agosto e settembre, le pagine di cronaca estera sono state, quasi quotidianamente, riempite con vicende di rapimenti e attacchi esplosivi, talvolta kamikaze. Gli obiettivi di questi attentanti dai mercati alle basi Nato. Fra le vittime anche il nostro connazionale Alessandro Romani del Nono reggimento “Col Moschin”e la donna inglese Linda Norgrove, aderente di un’organizzazione non governativa.
Il mese scorso si sono tenute le elezioni presidenziali, evento democratico che però ha fatto registrare episodi di guerre e scontri. Il riconfermato Karzai, ha detto di aver parlato con i talebani, poiché “ potrà dimostrarsi costruttivo” per il processo di pace. Secondo Barack Obama la presenza delle truppe della comunità internazionale è utile per frenare l’avanzata dei talebani e sconfiggere Al-Qaeda. Intanto violenze e tristi eventi sono all’ordine del giorno.
Da Amsterdam, il governo olandese comunica che ci sono contatti regolari con le ambasciate e autorità di Kabul.
Matteo Melani