Parole pesanti dall’esponente dell’Udc, Rocco Buttiglione. “Essere gay è moralmente sbagliato”, ha affermato fiero ai microfoni di Radio Due, durante la trasmissione Un giorno da pecora.
Affermazioni omofobe come non le pronunciava dal lontano 2004, Buttiglione non è certo nuovo a scatenare moti di intolleranza per i suoi punti di vista, specie se offensivi e denigratori.
I due conduttori della trasmissione radiofonica, Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, avevano chiesto al politico se i numerosi alterchi avuti con Nichi Vendola, governatore della Puglia, derivassero dalla sua omosessualità. “Non ce l’ho con lui perché gay”, ha affermato quasi allontanando da sé ogni pensiero vagamente omofobo, “sul piano politico e sociale non ho niente contro i gay. Certo moralmente non sono d’accordo, penso che l’omosessualità sia oggettivamente sbagliata”.
Non contento, Buttiglione ha spiegato il singolare punto di vista citando efficaci esempi: “Credo che essere gay sia moralmente sbagliato, così come lo è l’adulterio o il non pagare le tasse, o ancora non donare soldi ai poveri”. Insomma, l’omosessualità, per il politico, non sarebbe solo una ‘scelta’, definizione già di per sé opinabile, ma anche una scelta ‘sbagliata’, al pari di evadere il fisco, tradire o non fare della beneficienza.
Immediate le risposte di Paolo Patanè, presidente nazionale dell’Arcigay, intervistato da Sky.it: “Le parole di Buttiglione sono indice di poca umanità, fanno torto alla stessa religiosità che il senatore dice di difendere. A essere eticamente inaccettabile è il suo essere portatore di discriminazioni. Sono frasi inaccettabili in un uomo che aspiri ad amministrare la cosa pubblica e sarebbero considerate gravissime nel resto d’Europa”, ha affermato.
Il presidente dell’associazione ha poi di un precedente legato al politico: era il 2004 quando Buttiglione stesso disse addio al posto di commissario europeo alla giustizia per diverse affermazioni discriminanti, tra cui “l’omosessualità è un peccato”, o “essere gay è indice di disordine morale”. A quei tempi, tali frasi denigratorie furono contestate dagli stessi colleghi di Buttiglione.
Carmine Della Pia