Berlusconi e la minorenne marocchina: bomba de Il Fatto

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E’ una vera e propria bomba quella sganciata da Il Fatto quotidiano tramite il suo sito internet. Il giornale diretto da Peter Gomez, vice direttore è Marco Travaglio, scrive è stato aperto un fascicolo sulla vicenda di una ragazza marocchina che avrebbe frequentato (condizionale assolutamente d’obbligo) il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La notizia è stata subito ripresa da diverse agenzie, tra cui l’Ansa e l’Agi, nonché dal Tg di la7 diretto da Enrico Mentana.

Di che si tratta, dunque? Non siamo di fronte a un nuovo caso Noemi Letizia, la napoletana che fece scatenare una bufera attorno al premier giusto qualche mese fa. La vicenda, stavolta, stanco a quanto scrive il sito de Il Fatto quotidiano, sarebbe più inquietante “perché  la ragazza racconta fatti, incontri, contesto, particolari. Fa i nomi di protagonisti e comprimari. La storia ha, per ora, contorni molto indefiniti. La ragazza, la chiameremo “Ruby”, è di nazionalità marocchina e in questo momento sarebbe ospite di una comunità protetta”.

Il quotidiano diretto da Peter Gomez affronta, come è giusto che sia, la vicenda con grande cautela, ma promette approfondimenti.

I racconti della ragazza marocchina “sono ora al vaglio dei magistrati della Procura della Repubblica di Milano: dichiarazioni tutte da verificare, perché non prive di smagliature e vistose contraddizioni. Potrebbero essere un tentativo di ricatto, una trappola, una storia inquinata. Oppure – ipotizza ancora il giornale – un confuso tentativo di farsi ascoltare, lanciato da una ragazza finita in una storia più grande di lei”.

Il Fatto vuole vederci chiaro su questa “spinosa” questione e sostiene che è importante che un Presidente del Consiglio, vista la delicatezza del ruolo ricoperto, non debba essere ricattabile. Il sito sostiene ancora che la ragazza marocchina farebbe parte della scuderia di Lele Mora, amico di Berlusconi. Tra smentite della Procura di Milano su inchieste in questa direzione e promesse di approfondimento della stampa, la notizia – tutta da verificare – ha già fatto il giro della Rete.

G. M.