Epifani contro Marchionne: “In Germania l’avrebbero cacciato”

Si fa sempre più aspra la polemica conseguente alle parole pronunciate domenica scorsa dall’ ad Fiat Sergio Marchionne durante la trasmissione televisiva ‘Che tempo che fa’. “Dai dati trimestrali – aveva affermato l’amministratore delegato del Lingotto nel corso del suo intervento – abbiamo visto che la Fiat ha registrato più 2 miliardi di utile operativo. Di questi nemmeno un euro è stato fatto in Italia. Se dovessimo tagliare la parte italiana la Fiat farebbe di più”.

Su quanto dichiarato da Marchionne è tornato a parlare il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: “Cosa sarebbe successo in Germania – ha tuonato in occasione dell’incontro organizzato dalla Fiom Cgil a Firenze – se l’amministratore delegato di un grande gruppo avesse parlato in tv e non davanti al suo comitato di sorveglianza? In Germania l’avrebbero cacciato”.

Secondo lo stesso leader dell’organizzazione sindacale, “i problemi non si risolvono in tv. Non so perché Marchionne è andato in tv, – si è successivamente chiesto – a chi parla? alle sue controparti naturali o ai cittadini? E se parla ai cittadini la vertenza Fiat si risolve più facilmente o più difficilmente? E la ricomposizione di un tavolo con la Fiom è più facile o più difficile dopo questa esposizione mediatica? Avete mai visto una vertenza che si fa in tv o sui giornali senza che ai tavoli preposti succeda qualcosa? E’ questa assunzione di responsabilità? Si possono trattare così le organizzazioni sindacali?”. La Fiat – ha concluso Epifani – deve far crescere la qualità di quello che produce. Se ha 22 mila lavoratori in cassa integrazione non può pensare di avere degli utili e se questi lavoratori sono in cig è perché sul mercato di oggi i suoi modelli non si vendono”.

Intanto la Cgia di Mestre, rivedendo i conti della Casa automobilistica di Torino, ha fatto sapere che negli ultimi 30 anni la Fiat ha ricevuto aiuti di Stato per oltre 7,6 miliardi di euro. Proprio in riferimento a tali cifre, il segretario degli artigiani e dei piccoli imprenditori di Mestre, Giuseppe Bortolussi, ha giudicato “ingenerose” le dichiarazioni di Marchionne. Come dargli torto.

Mauro Sedda