E’ stata pubblicata dalla rivista francese “France Football” la lista dei 23 giocatori candidati alla conquista del Pallone d’oro. Nessun italiano in lizza per il prestigioso premio: il nostro calcio è rappresentato da quattro calciatori dell’Inter e precisamente: Sneijder (favorito per la vittoria), Maicon, Julio Cesar ed Eto’o. Manca, incredibilmente, Diego Milito, vero simbolo dell’Inter del triplete.
Tutti i candidati – La lista completa dei candidati è la seguente: Xabi Alonso (Spagna), Daniel Alves (Brasile), Iker Casillas (Spagna), Cristiano Ronaldo (Portogallo), Didier Drogba (Costa d’Avorio), Samuel Eto’o (Camerun), Cesc Fabregas (Spagna), Diego Forlán (Uruguay), Asamoah Gyan (Ghana), Andrés Iniesta (Spagna), Júlio César (Brasile), Miroslav Klose (Germania), Philipp Lahm (Germania), Maicon (Brasile), Lionel Messi (Argentina), Thomas Müller (Germania), Mesut Özil (Germania), Carles Puyol (Spagna), Arjen Robben (Olanda), Bastian Schweinsteiger (Germania), Wesley Sneijder (Olanda), David Villa (Spagna), Xavi (Spagna).
Favoriti – Nella lista sono presenti i vincitori delle ultime due edizioni, C. Ronaldo e Messi. Ma per la conquista del premio per il 2010 il superfavorito è Wesley Sneijder, autore del triplete con l’Inter e finalista, nonchè capocannoniere, al Mondiale con la sorprendente Olanda. A sbarrargli la strada verso il Pallone d’oro potrebbe essere Iniesta, match-winner della Finale in Sudafrica.
Step futuri – Prossimo pasaggio è la scrematura della lista a soli 3 nomi: ciò avverrà il 6 dicembre. Il 10 gennaio la proclamazione del vincitore, votato da capitani e tecnici di tutte le Nazionali e da una giuria di giornalisti selezionati da “France Football”. Inoltre questa sarà un’edizione storica: è la prima che fonde insieme il Pallone d’oro e il Fifa World Player.
Due premi in uno per entrare nella storia. Il calcio italiano, in preda ad una crisi senza fine, può e deve aggrapparsi alla speranza che un giocatore che calca i campi di Serie A vinca il prestigioso riconoscimento. Sarebbe un primo passo per riacquistare credibilità a livello internazionale.
Edoardo Cozza