Concetta Spagnolo è sicura: “Michele dice la verità, è Sabrina a mentire“.
Il caso di Sarah Scazzi, secondo gli inquirenti, è prossimo ad un epilogo. Finora, infatti, dalla Procura giungono notizie sugli indagati: nessun altro, a parte Michele Misseri, reo confesso, e Sabrina Misseri, incastrata dalle parole del padre e da altre prove schiaccianti.
Proprio in questi giorni, infatti, gli investigatori avanzavano piste alternative alle consuete: erano alla ricerca di complici della già complice Sabrina. La ragazza, stando ai suoi interrogatori, era con Mariangela mentre Michele occultava il cadavere, ma i tabulati hanno contraddetto l’ennesima verità della cugina di Sarah: era con suo padre, lo dimostra la cella telefonica sulla quale è stata rintracciata.
Michele era intento ad occultare il cadavere con l’aiuto di un’altra persona, e il cerchio dei sospettati già quasi chiuso di per sé si restringe ulteriormente: è Sabrina stessa, quel pomeriggio, a raggiungere il padre a Nardò. Così si spiegherebbe la lunga assenza, dalle 15.00 alle 15.40, prima che la ragazza raggiungesse mamma e zia della vittima in questura, dove già si denunciava la scomparsa.
“Non riesco a trovare una spiegazione logica sull’omicidio”, afferma Concetta a News Mediaset, per questo invita la nipote Sabrina, seppur a distanza, a “dire la verità”, una volta per tutte. Per la donna entrambi sono colpevoli, ma secondo la sua percezione è Sabrina a mentire: “Se lui ha occultato il corpo, è comunque colpevole…ma chi ha commesso l’omicidio? Questo è il dilemma, qui è tutto ingarbugliato”.
Mercoledì scorso, inoltre, sono stati ascoltati alcuni vicini di via Deledda, zona recentemente evacuata da cronisti tv e giornalisti su invito del sindaco di Avetrana: nessuno avrebbe sentito rumori anomali o urla, in quel pomeriggio di fine estate.
Come riferito anche durante i numerosi talk televisivi, il sopralluogo dei Ris parla di un garage particolarmente angusto e nascosto rispetto alla superficie terrena, con pareti molto resistenti: con tutta probabilità, anche ad un solo piano di distanza, nessuno avrebbe potuto udire la piccola Sarah gridare.
Carmine Della Pia