Sentenza terrificante in Bolivia: i bambini possono fare sesso

La Camera dei deputati boliviana è giunta all’approvazione di una legge che sta suscitando scalpore e scandalo in ogni dove. Si tratta di un emendamento che autorizza i rapporti sessuali consenzienti tra ragazzi che abbiano compiuto i 12 anni. Nel pratico tale riforma sottrarrà anche l’autorità ai genitori dei minori.

Si temono fortemente i risultati di questa politica, alquanto discutibile; senza dimenticare che presso le grandi città del Paese, è già diffuso un trend tutt’altro che rassicurante. Nelle metropoli, infatti, si è verificato un incremento di ragazze-madri che vanno dai 13 ai 16 anni di età. Se si considera che una normale gestazione dura nove mesi stiamo parlando di ragazzine che a dodici anni si trovano a gestire l’inizio di una gravidanza.

I politici fautori di questa decisione ribattono asserendo che la norma ‘era gia’ prevista dal Codice Penale del 1999, in tempi di liberismo.k
Tale giustificazione non è affatto servita a smorzare gli animi di tante associazioni religiose e votate alla tutela dei minori che si sono letteralmente scagliate contro il Governo. Impossibile sarebbe stato ignorare la tempesta di critiche e accuse piovute da ogni parte del Paese, a fronte di ciò il Governo si è visto costretto a rispedire al Parlamento la legge invitandolo a rivedere l’articolo che ha suscitato tanto clamore.

Il vicepresidente Linera, che ha funzioni di presidente, in quanto Morales si trova attualmente in Iran, ha dichiarato ”Un governo democratico deve stare attento a raccogliere le critiche ma sono ipocriti, farisei e demagoghi’ quelli che non hanno apprezzato la norma.”

Frase che lascia completamente attoniti: basterebbe infatti prendere in considerazione l’oggettività scientifica che riporta dati certi ed inoppugnabili ovvero che, mediamente, la comparsa del menarca (ovvero la prima mestruazione) non avviene prima dei 12/13 anni.