C’è un assassino e un movente nella tragedia che ha sconvolto ieri la comunità di Cassino: Natalino Di Mambro ha esploso 4 colpi di pistola contro l’avvocato Massimo Pallini per un contenzioso legato a un’asta giudiziaria. Di Mambro, ex metalmeccanico reso invalido da un infortunio sul lavoro, considerava il legale responsabile del suo dissesto economico e ha per questo realizzato il suo disegno omicida ai danni del 49enne.
Ieri pomeriggio, Di Mambro si è recato in un’armeria per acquistare una pistola Glock 9×21, quindi – intorno alle ore 16,00 – ha raggiunto lo studio di Pallini, in via Cimarosa. Ai clienti che attendevano il loro turno, l’ex metalmeccanico ha chiesto la cortesia di scambiare una sola parola con l’avvocato e, una volta raggiunta la stanza, ha esploso i 4 colpi di pistola (tre al torace, uno al collo) che sono costati la vita a Massimo Pallini.
L’uomo è quindi riuscito a scappare, lasciando nel panico le persone inchiodate nella sala di attesa. A dei clienti incrociati per le scale, Di Mambro avrebbe addirittura consigliato di non entrare nello studio del legale per l’eccessiva folla. L’omicida ha infine raggiunto la sua abitazione, dove si è addormentato dopo aver assunto dei calmanti. Ritornato in sé, ha chiamato il suo legale, Raffaele Papa, consegnandogli la tragica cronaca di quanto accaduto. Intorno alle ore 19,00, Di Mambro si è infine costituito agli uomini della squadra mobile di Frosinone, che hanno raccolto la sua confessione.
Nell’auto dell’omicida sono stati trovati una cinquantina di proiettili che, su rivelazioni rese dallo stesso reo confesso, sarebbero stati utilizzati nel caso in cui qualcuno avesse opposto resistenza, intralciando il suo piano assassino. Trasferito nel carcere di Cassino, l’ex metalmeccanico potrebbe essere risentito dal gip già questa mattina. Nel frattempo, sul corpo di Massimo Pallini (sposato con un figlio) è stata disposta, su indicazione del sostituto procuratore, l’autopsia che restituirà gli ultimi, definitivi dettagli sull’esecuzione.
La notizia della morte di Pallini ha sconvolto l’intera cittadinanza. Tra i primi a raggiungere ieri pomeriggio lo studio di via Cimarosa, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cassino, Giuseppe Di Mascio: “Si tratta di un gesto inspiegabile – ha commentato a caldo – che getta paura un po’ su tutti gli avvocati di Cassino, ma anche d’Italia. Non è la prima volta che accade un episodio violento del genere nei confronti di un avvocato. Massimo era una persona mite, educata e generosa. Questo atto violento e brutale – ha aggiunto – cozza con la sua indole. Non riesco nemmeno a immaginare un suo comportamento – ha concluso – che possa aver provocato una reazione del genere”.
Maria Saporito