La tregua di Terzigno e la visita di Berlusconi ad Acerra

Terza notte senza incidenti a Terzigno. La decisione di rinviare di altri due giorni il ritorno dei compattatori a Cava Sari ha permesso ai manifestanti di concedere una tregua alle forze dell’ordine messe a presidio della discarica. In un incontro avvenuto ieri alla Prefettura di Napoli, i sindaci della zona vesuviana hanno ottenuto che ad essere sversati nella cava di Terzigno attualmente attiva siano solo i rifiuti provenienti dalla cosiddetta “zona rossa” e che le operazioni vengano ripristinate solo dopo la definitiva messa a regime dell’invaso.

Il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, ha rimarcato l’invito ai concittadini a evitare proteste violente, auspicando una serena e tempestiva risoluzione del problema in accordo con le altre amministrazioni. Stamattina il presidente dela Consiglio, Silvio Berlusconi, arriverà ad Acerra insieme al numero uno della Protezione civile, Guido Bertolaso, e al governatore della Campania, Stefano Caldoro.

Una trasferta tesa a verificare lo stato dei lavori presso l’impianto di termovalorizzazione nei giorni caldi della protesta riesplosa intorno all’emergenza rifiuti. Non solo, il premier presiederà anche una riunione a cui sono stati invitati a partecipare tutti i presidenti delle Provincie e i prefetti della Campania. E sui cui contenuti il presidente del Consiglio – insieme a Guido Bertolaso – riferirà nel corso di una conferenza stampa indetta a conclusione dell’incontro.

Le malelingue sostengono che la visita del Cavaliere ad Acerra non sia casuale e che – nei giorni che potrebbero precedere il ritorno anticipato alle urne – il presidente del Consiglio abbia scelto di recarsi in Campania per “smerciare” l’immagine di un leader attento e partecipe dei problemi della gente. In quest’ottica, rientrerebbe anche il suo nuovo, apparente disinteresse per il Lodo Alfano. Piccole “strategie” – accusano i detrattori – da pre-campagna elettorale.

Maria Saporito