
Quel giorno di ormai 9 anni fa, il presidente George W. Bush aveva preso una delle decisioni più difficili del suo mandato: quella di ordinare alle forze armate statunitensi di abbattere gli aerei dirottati dai terroristi di AlQaeda. Quando il volo UA 93 cadde in Pennsylvania per il coraggioso sacrificio dei passeggeri che si ribellarono ai kamikaze -salvando così il Capitol Hill, sede del Congresso degli Stati Uniti, probabile obiettivo- il presidente, in un primo momento, pensò che l’ordine impartito avesse avuto successo.
Il libro uscirà nelle librerie americane il 9 novembre, una data successiva alle elezioni di metà mandato, scelta probabilmente dettata dalla volontà di rimanere fuori dal dibattito politico. Proprio per questo, secondo le prime anticipazioni, Bush non fa riferimento alla politica del suo successore, Barack Obama. Un ruolo cruciale ha invece nella biografia il rapporto con la fede, in momenti cruciali come l’uragano Katrina nel 2005 o, per l’appunto, l’11 settembre. Furono le sue convinzioni religiose a spingerlo a mettere un argine alla ricerca sulle cellule staminali, nella convinzione di voler preservare la vita ad ogni costo. “Ho sentito la responsabilità di dare eco alle mie convinzioni anti-aborto, e di portare il paese verso quello che papa Giovanni Paolo II chiamava una cultura di vita”. Nel libro il presidente racconta del suo incontro con il pontefice, durante il quale Papa Wojtyla gli chiese di appoggiare la vita ad ogni costo.
Decision Point non sarà la sola occasioneper rivedere Bush. Dopo essere rimasto fuori dalla vita pubblica praticamente dalla fine del suo secondo mandato, nelle prossime settimane l’ex presidente tornerà anche con un’intervista a Oprah Winfrey e l’inaugurazione della biblioteca presidenziale all’Università Southern Metodist di Dallas.
Annastella Palasciano