Intervistata dal quotidiano ‘la Repubblica, Nicole Minetti (nella foto a sinistra), l’ex igienista dentale del premier divenuta consigliere regionale del Pdl in Lombardia, racconta la vicenda di Ruby e del suo fermo in Questura a Milano con l’accusa di furto.
“Il presidente mi ha chiamata chiedendomi di andare in questura per risolvere la situazione. Mi sono presentata là – spiega la Minetti – in veste di persona maggiorenne che conosceva Ruby. Ho spiegato che sarebbe venuta via con me. Mi sono resa disponibile, facendo da garante”.
Il consigliere pidiellino spiega che all’inizio non fu possibile ottenere l’affido e aggiunge: “L’ho riferito al presidente. Poi mi ha richiamato, quando ero fuori dalla questura e mi ha pregato di prenderla in affido. Altrimenti non l’avrebbero lasciata. Quindi sono rientrata e, una volta ottenuto l’affido, la cosa si è sbloccata”. La Minetti dichiara, però, che Ruby non era una sua amica e di non averla mai ospitata in casa. “Era una persona in difficoltà – spiega – e per questo ho accettato di prendermi cura di lei“.
“La conoscevo, come ho conosciuto molte persone che lavorano o si sono affacciate nello spettacolo”, conclude il consigliere Minetti, dicendosi incerto sugli sviluppi della vicenda avvenuta in questura il 27 maggio scorso, quando la minorenne marocchina fu lasciata libera in seguito a pressioni fatte dalla Presidenza del Consiglio.
Raffaele Emiliano