E’ la rete satellitare Sky Cinema Max, il veicolo più efficiente per la divulgazione del cinema horror. Oggi il canale trasmetterà il film “The ring” (2002) mandandolo in onda alle ore 17:20. La pellicola, diretta da Gore Verbinski (“Pirati dei Caraibi), è interpretata dalla bella Naomi Watts. In un breve cameo appare anche Adam Brody, già celebre al momento dell’uscita al cinema del lungometraggio per aver ricoperto il ruolo del dolce Seth Cohen nel teen drama “The O.C.”. “The ring” è il remake statunitense del celebre “Ringu“, una vicenda a fumetti, poi trasposta sul grande schermo, sulle vicende della bambina malefica Samara Morgan (curata da Hideo Nakata). La pellicola ha già un seguito ed è attesa per il 2011 nelle sale cinematografiche, la terza avventura della saga.
Una leggenda metropolitana vuole che chiunque guardi una misteriosa videocassetta che circola per mezzo mondo muoia nell’arco di sette giorni. Quando quattro ragazzi trovano la morte, in posti diversi del mondo ma alla stessa ora e in circostanze misteriose, la giornalista Rachel, zia di una delle vittime, inizia ad indagare sulla vicenda. Guardando le misteriose immagini impresse sulla videocassetta maledetta, la giornalista risale ad una famiglia, i Morgan, che sembra nascondere più di qualche, terribile segreto. Ma quando, suo malgrado, anche Aiden, il figlioletto di Rachel, guarda la videocassetta incriminata, Rachel ha solo sette giorni di tempo per terminare le sue indagini e salvargli la vita…
Riprendendo fedelmente l’omonima pellicola che in Giappone fece scalpore nel 1998, Verbinski realizza un horror avvincente e coinvolgente. Nonostante le citazioni più che esplicite ad alcuni classici del genere (tra cui “Scream” e “Il sesto senso”) e qualche vuoto di sceneggiatura, il risultato finale ci intrappola in un crescendo drammatico e di suspence che non conosce momenti di stanchezza. Anche con l’aiuto di un sapiente giustapporsi di scene clou spaventose ma anche credibili, la pellicola resta sempre sui suoi massimi livelli. A ciò si aggiungano le interpretazioni convincenti degli attori e si avrà la formula di un film che, a distanza di pochi anni dall’uscita nelle sale, è già un classico nel suo genere.
Valentina Carapella