Il bunga bunga che sta travolgendo Silvio Berlusconi scuote ancora una volta Futuro e Libertà. La nuova formazione politica di Gianfranco Fini vorrebbe approfittare dell’intricata vicenda per prendere sempre più le distanze da Silvio Berlusconi. Per molti esponenti di Futuro e Libertà non si può più fare parte di un governo il cui numero uno ha che fare con minorenni e fa pressioni alla Questura per scopi che appaiono poco nobili.
I finiani, da più parti ormai, sono accusati di totale incoerenza. Da una parte parlano di legalità, dall’altra sono la stampella di un esecutivo che crea imbarazzo all’Italia a livello internazionale e che si preoccupa soltanto di produrre leggi ad personam. In Futuro e Libertà le posizioni sono diverse. C’è chi vuole prendere le distanze adesso dal governo, c’è chi vuole dare l’ennesima possibilità a Berlusconi, dando così continuità al cosiddetto “patto con gli elettori di centrodestra”.
Fabio Granata vorrebbe staccarla subito la spina all’esecutivo, anche per una questione di coerenza. Il caso bunga bunga – o Ruby Rubacuori, se preferite – viene ritenuto la goccia che fa traboccare il vaso dal politico siciliano.
“Su legalità, regole, giustizia non siamo più disposti a cedere di un solo millimetro al cupio dissolvi che sembra caratterizzare l’azione politica di Berlusconi e del Pdl”, scrive Granata sul proprio blog.
“Attraverso il ritiro della nostra delegazione – continua l’esponente di Fli – appariremo certamente più coerenti sia agli occhi dell’opinione pubblica sia della straordinaria, e nuova, base militante che sopratutto attraverso Generazione Italia, abbiamo aggregato ed entusiasmato e che adesso attende coerenza e segni inequivocabili di rinnovamento nei metodi e negli uomini. Serve per questo distinguerci con più forza dall’attuale centrodestra e soprattutto – sostiene ancora il politico vicino a Gianfranco Fini – non commettere errori nella organizzazione territoriale”.
G. M.