Non c’è solo Ruby: Loredana Pronio scrive a Silvio Berlusconi

Pubblichiamo una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, scritta da Loredana Pronio (UdC), la quale, collegandosi al caso “Ruby Rubacuori” e le infinite polemiche che lo affliggono,  intende segnalare al Premier una vicenda piuttosto tragica. A prescindere dalle considerazioni politiche soggettive contenute nel testo, NewNotizie ha deciso di dar voce alla causa, nella speranza che qualcuno, che sia Berlusconi o chiunque altro abbia il potere d’intervenire, possa alleggerire l’enorme peso che rischia di “schiacciare” un’anziana e sfortunata coppia livornese.
“Egregio Signor Presidente,
conscia del fatto che i filtri saranno severissimi Le scrivo dalla Camera dei Deputati, luogo dove assolvo il mio lavoro, cosi’  magari avrò almeno la sola possibilità di essere letta.
Vengo subito al dunque: in questi giorni ci stanno invadendo le nostre cene casalinghe con la storia di “Ruby”…mi scuseranno le testate giornalistiche e televisive se non approvo questo tipo di informazione, atta solo a tergiversare sulle problematiche che interessano gli italiani, ed è proprio di “questi italiani” che desidero parlarLe!

La storia è molto famosa nel mondo di Facebook ma troppo poco tra le Istituzioni che se ne dovrebbero far carico, quale ad esempio il sindaco di Livorno (sinistra) che fanno proselitismo e basta!
Si tratta di due anziani signori già ampiamente provati dalla vita. Nella tragedia della Moby Prince persero in un solo colpo figlia, genero e nipotino!!! Lei, Signor Presidente, è padre, suocero e nonno e credo possa capire perfettamente cosa significhi perdere tutto questo in un solo giorno…in solo colpo…senza nemmeno la possibilità di poter “elaborare il lutto” in maniera dignitosa! Questi due vecchi signori il loro lutto non hanno avuto  nemmeno il modo di affrontarlo, e sa perchè? Perchè da mesi hanno una spada di damocle, chiamata SFRATTO, sulla testa.

I coniugi G. di Livorno sono, da migliaia di persone ormai, chiamati affettuosamente “i nonni di Livorno“…ed il Signor G. , inoltre, è malato terminale a causa di un tumore ma a nulla è valso tutto questo per smuovere l’animo sinistroide di un sindaco…a nulla è valso il mio primo intervento per far bloccare il primo sfratto ( riuscito in prima battuta)..a nulla è valsa la valanga di mail che abbiamo fatto arrivare a quel Sindaco Alessandro Cosimi ed a tutto il suo organizzatissimo ufficio di “assistenti sociali”!

Presidente,
Le devo confessare che l’idea di scriverLe mi è venuta dopo aver ascoltato in un tg la Sua dichiarazione in merito alla ragazza marocchina, dove Lei Presidente, diceva che: “ Siccome questa persona mi ha descritto un quadro di vita tragico...”
e dopo che la stessa parlando di Lei diceva:”Silvio è come la Caritas“!!
Una piccola chiosa: la stessa Caritas ha detto che non poteva fare nulla!

Ecco, Presidente Berlusconi, quello che le propongo io oggi è “un quadro di vita tragico“…ed i protagonisti di questo “quadro” sono anziani e molto bisognosi! Loro non hanno 17 anni ma tanti e tanti in piu’…loro non hanno la possibilità di andare in un residence sotto la tutela di un consigliere regionale…loro non sono stati portati mai in questura per “furto”…loro non hanno avuto altro che noi a tutelarli…loro sono l’emblema di questa ingiustizia che serpeggia da secoli nel nostro Paese…loro sono gli italiani che la nostra Costituzione dovrebbe tutelare ma che si vedono scavalcare dai rom nelle graduatorie delle case comunali!!!

Presidente Berlusconi,
o chi per Lei mi stia leggendo, ho scritto a tutti compreso un livornese doc come il Presidente Ciampi che non mi ha degnata di risposta. Mi creda, Presidente, non sono una persona che si ferma di fronte alle mancate risposte perchè conosco la politica ed i suoi meccanismi, e so che troppi si fanno forti del fatto che la gente spesso demorde dopo l’ennesimo tentativo! In questo meccanismo ci vivo da troppi anni e questa mia conoscenza l’ho messa al servizio di chi, constatatane la veridicità, ne ha bisogno!

Io ho sempre risposto a tutti…non ho mai promesso miracoli ma l’ascolto non è mai mancato ed ancora oggi, a distanza di anni, godo della stima di chi mai avrebbe pensato possibile il solo ricevere una telefonata dalla Presidenza della Camera (2001-2006)
Cosa Le chiedo?
Un “abuso di potere“, come tanti dicono riguardo alla Sua telefonata per quella ragazza, al solo fine di far valere un diritto acquisito essendo i coniugi G. cittadini italiani, ed un colpo basso alle amministrazioni di quella sinistra che preferisce agevolare rom ed extracomunitari invece che tutelare la “sua gente”!!!
Non aggiungo altro…ma se dovesse avere bisogno di me, chiami pure la batteria di stato e ci metteranno in contatto.
Per ora ringrazio i Suoi collaboratori che hanno letto e Lei, Presidente, se le arriverà mai questa mia mail.
Con osservanza e speranza.
Loredana Pronio
A.S.