Diviso tra l’assemblea dei circoli a Roma e il convegno dei ‘rottamatori’ a Firenze, il Partito Democratico cerca di approfittare dell’evidente stato di crisi del Governo, riorganizzandosi all’interno e mostrandosi il più possibile all’esterno.
A conclusione del suo lungo intervento all’assemblea dei segretari di circolo del Pd, il segretario Pier Luigi Bersani, ha inoltre annunciato l’intenzione di dar vita ad una grande manifestazione nazionale a Roma per sabato 11 dicembre.
”Credo – ha dichiarato il leader democratico – che la situazione richiede qualcosa di più: se siete d’accordo, l’11 dicembre a Roma facciamo una grande manifestazione nazionale”.
Il forte e continuo applauso dei 2.000 segretari ha convinto Bersani dell’utilità e dell’approvazione dell’idea.
”Sarà una manifestazione nazionale non solo contro il governo”, ha dunque spiegato Bersani, ma soprattutto per ”parlare di tre cose: democrazia, lavoro e solidarieta”’.
Non si è fatta attendere la replica del dissidente e ‘rottamatore’ sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il quale ha così commentato l’annuncio fatto dal segretario del suo stesso partito: ”E’ del tutto naturale, con un governo come questo, che ci sia una manifestazione. Ma se c’è una manifestazione e non c’è la proposta politica si perde la strada di casa”.
I ‘rottamatori’, riuniti in convention nel capoluogo toscano, chiedono a Bersani di avere un’idea chiara sulle politiche da seguire, per non ripetere gli errori commessi in passato: ”Abbiamo discusso due anni – ha detto Renzi – su dove mettere il tesoretto ed è andata a finire che lo ha speso Tremonti”.
”Totalmente d’accordo” col segretario del partito si è, invece, detto Franco Marini, che approva la proposta di una grande manifestazione del Pd contro il governo.
”La politica ha bisogno di una grande scossa e vedo tutti gli aspetti positivi di una grande manifestazione. Il governo è fermo, non si mostra all’altezza e perciò – ha detto Marini – trovo naturale che un partito popolare come il nostro mobiliti i suoi iscritti. Sono totalmente d’accordo”.
Raffaele Emiliano